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Gasperini: «Dispiaciuti, c’è regressione di pubblico negli stadi. Abbiamo reagito due anni fa, dobbiamo farlo anche ora»

In conferenza. «L’arrivo di Boga non c’entra niente con Muriel. Musso e Palomino positivi, Zapata e Gosens ancora infortunati»

Gasperini: «Dispiaciuti, c’è regressione di pubblico negli stadi. Abbiamo reagito due anni fa, dobbiamo farlo anche ora»
Empoli 17/10/2021 - campionato di calcio serie A / Empoli-Atalanta / foto Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini

Il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida al Torino, che dovrebbe (al Toro c’è un focolaio) giocarsi domani alle 16,3o a Bergamo. Queste le sue dichiarazioni così come riportate da Tuttomercatoweb.

Il calendario asimmetrico? Non lo so, poteva essere una novità, potrebbe essere qualcosa di buono. Non mi piace che non ci siano scontri diretti nella fase finale. Tanti vogliono i playoff, bisognerebbe avere più scontri diretti, ma non mi dispiace come idea. La situazione? Siamo dispiaciuti, c’è una regressione del pubblico negli stadi e una contagiosità enorme, ma per fortuna i giocatori sono meno sintomatici. È una situazione che colpisce tutti, abbiamo reagito due anni fa, dobbiamo farlo anche ora.

Gli indisponibili:

Gosens, Zapata e Freuler, che è squalificato. Non ci saranno neanche Musso e Palomino che sono risultati positivi.

Come commenta l’acquisto di Boga?

La società ha preso un ottimo calciatore, l’unico rammarico è che dobbiamo aspettare (è in Coppa d’Africa, ndr). Andiamo a coprire un ruolo in cui siamo scoperti, avremo un giocatore in più.

Le voci su Muriel?

L’arrivo di Boga non riguarda per nulla Muriel, è un giocatore importantissimo. Sul resto non diamo risposte.

La partita col Torino:

Per noi sarà una partita importante, dobbiamo affrontare la ripresa con un piglio giusto e con la determinazione. Speriamo che venga fuori una gran partita, ma domani conterà molto il risultato. Juric mette in difficoltà tutti, è sempre stato un allenatore in campo, esprimeva il concetto di fase difensiva, ma anche quello di pressing. Era un giocatore che non sopportava vedere la palla nei piedi degli avversari, andava ad aggredire anche il portiere, per me è una cosa straordinaria, è un concetto che è riuscito ad esprimere al meglio. Per me è l’allenatore giusto per il Torino, le caratteristiche della società sono simili a quelle di Ivan, farà bene se sarà supportato come è stato per me qui a Bergamo.

Come sta Muriel?

Si è visto un giocatore più brillante, col Villarreal ad esempio è stato sfortunato. Ha finito in crescendo per quanto riguarda la condizione, nelle ultime gare ha espresso le sue caratteristiche. Non possiamo fare raffronti col passato, bisogna pensare al presente: prima della pausa c’era la sensazione di avere un giocatore pronto, può darci molto. Le migliori stagioni sono state quelle in cui è stato presente in tutte le gare, qualche volta entrando dall’inizio o a gara in corso: così è stato un giocatore protagonista, abbiamo bisogno di quel Muriel lì, in quelle condizioni ci può dare un aiuto. Può fare tutto, quando ci sono più soluzioni è difficile per gli attaccanti giocare tutta la partita, non lo fa nessuno. Abbiamo trovato un buon equilibrio, ci ha portato a fare tanti gol, questo è quello più importante rispetto alle esigenze del singolo. Zapata ha giocato molto ma per via di qualche infortunio, come quello di Muriel ad esempio.

E Gosens?

 

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