Su Il Giornale. L’allenatore deve dare una volta al gioco della Juventus per non rendere vano lo sforzo finanziario della società
Quanta euforia a Torino per l’acquisto di Vlahovic, scrive Tony Damascelli su Il Giornale. Ora Allegri avrà il compito di non rendere vano un investimento così costoso.
“Troppa euforia a Torino. Vlahovic il salvatore della Juventus, l’acronimo copiato da quello originale di Cristiano Ronaldo, l’idea di avere risolto tutto con l’assunzione di un solo calciatore, un attaccante, anzi un centravanti”.
“In verità è proprio Allegri a dovere chiarire che cosa voglia dalla squadra, perché finora la fatica juventina di andare al gol è figli di una sofferenza di gioco, di idee, di soluzioni diverse”.
A Firenze, Italiano ha dato alla Fiorentina un gioco che i suoi predecessori non erano riusciti a creare e ha portato Vlahovic dai 21 gol dell’anno scorso in 40 presenze ai 29 su 24 presenze di quest’anno, sono a metà campionato.
“Dunque Allegri deve dare un gioco diverso alla Juventus per sfruttare al meglio le qualità, le caratteristiche e la potenza del serbo ma, al tempo stesso, il club deve aggiornare l’organico per sistemare un centrocampo insensato e rimediare alle sofferenze di bilancio. Non è un instant job, i tempi sono ristrettissimi e allora sta proprio all’allenatore il salto “culturale”, tattico intendo, non soltanto a parole o con gli strilli a bordo campo, per non rendere vano lo sforzo finanziario della società”.
