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Pecci: «Il gioco dal basso? Solo se sei Beckenbauer o Scirea puoi permetterti certi palleggi»

A Libero: «Fare 40 passaggini laterali al limite dell’area e perdere il pallone fa scappare da ridere. Poi vedo troppi difensori che non sanno difendere»

Pecci: «Il gioco dal basso? Solo se sei Beckenbauer o Scirea puoi permetterti certi palleggi»
foto Hermann

In un’intervista a Libero, l’ex giocatore del Napoli Eraldo Pecci, oggi commentatore in tv, dà i voti al campionato di Serie A. All’Inter capolista, il voto più alto: 8.

«Quella di Inzaghi è la squadra più attrezzata e sicura di sé perché viene da un campionato vinto. Il grande merito è di trovarsi in testa senza Lukaku. Oggi merita un bell’8 ma diamo tempo al tempo. In gennaio ha un calendario durissimo: Lazio, Atalanta, il derby… Poi arriverà la Champions».

Voti alti anche per il Milan. Atalanta e Napoli prendono un 7 abbondante. La vera delusione è la Juventus.

«L’ex tiranna è da 5, non ha il centrocampo. L’immagine simbolo delle sue difficoltà risale all’ultima partita dello scorso campionato quando i giocatori si abbracciavano per un quarto posto. Imbarazzante, no?».

A Roma e Lazio una «sufficienza stiracchiata»: ormai nelle due squadre i veri frontman non sono i calciatori, ma i rispettivi tecnici.

Pecci si esprime anche sulla costruzione dal basso, con il gioco che parte dal portiere e i passeggini tra i difensori che spesso finiscono male.

«Se sei Beckenbauer o Scirea puoi permetterti certi palleggi. Ma fare 40 passeggini laterali al limite dell’area e perdere il pallone, fa scappare da ridere. Poi vedo troppi difensori che non sanno difendere».

Un voto basso lo dà al Var.

«Si tratta di uno strumento eccessivamente punitivo: dà adito a polemiche che sarebbero dovute scomparire con la sua adozione. Pensate ai manicomi per un rigore dato o non dato, o alla leggera toccatina dentro l’area. Neppure con il Var vengono dissipati tutti i dubbi. La tecnologia la userei soltanto per situazione oggettive come il fuorigioco, dove rivorrei la “luce” tra attaccante e difensore, oppure la valutazione del pallone dentro o fuori la linea di porta».

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