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Cara Befana, regalami la rifondazione del Napoli

Sono un tifoso come tanti, che si è stancato non di non vincere lo scudetto, ma di perdere partite come Napoli-Verona e Napoli-Spezia

Cara Befana, regalami la rifondazione del Napoli
Db Milano 21/11/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne

Cara Befana. Sono un tifoso del Napoli ma più che un tifoso mi definirei un “malato”. E ce ne sono tanti come me. Uno che la domenica se il Napoli perde la partita del “lunch time” si intossica il ragù. Che se invece la partita è alle 20.45 la notte non dorme e la mattina dopo va al lavoro incazzato, cercando di sfuggire al napoletano tifoso juventino che invece ti bracca soddisfatto. Uno che quando è in giro per il mondo per lavoro la prima cosa che fa è cercare di capire dove può andare a vedere la partita del Napoli. Un tifoso, come tanti, che si è stancato non di non vincere lo scudetto (sappiamo che vincerlo è difficile e nella nostra storia ci siamo riusciti solo due volte nello stesso periodo grazie ad un fenomeno), ma di perdere partite come Napoli-Verona dell’anno scorso e la recente Napoli-Spezia. Uno che si è stancato di vedere prestazioni incredibilmente indecorose in cui non si capisce cosa è successo. Uno che si è stancato cara Befana di vedere cose che sfuggono a noi umani ma che forse tu potrai capire. Allora ridivento bambino e ti chiedo dei regalini.

Portami un capitano che nelle partite difficili prenda per mano la squadra portandoci alla vittoria. Uno che da attaccante non passi 6 mesi senza fare un gol su azione. Uno che non mandi “a quel paese”  l’allenatore ad ogni sostituzione soprattutto dopo prestazioni insufficienti. Portami un terzino sinistro, uno ben strutturato che non soccomba sempre fisicamente contro l’avversario, che sappia crossare e ogni tanto anche tirare. Uno che non faccia complessivamente una buona partita ma poi puntualmente sbagli sul gol avversario. Uno che sia meno incazzoso e che non ti debba far contare a fine anno tutti i gol presi per colpa sua. Portami un portiere che ci dia sicurezza e che non abbia come alibi l’alternanza dei portieri, anche perché l’attuale non la subisce più ed è il titolare inamovibile da molto tempo. E la sua alternativa non sia una fragile eterna promessa, anche lui con l’alibi dell’alternanza. Uno che quando chiamato in campo non sbagli qualcosa facendo si che tutti gli allenatori alla fine gli preferiscano l’altro. Cara Befana portami un centrocampista che non sia anche lui una eterna promessa. Uno che non ci faccia sognare per 2 partite e dire che è tra i centrocampisti più forti del mondo per poi sparire nella partita decisiva successiva. E portami un attaccante che non deluda per 2 anni con prestazioni insufficienti e gol divorati sbandierando al mondo intero di ambiare ad una squadra europea di livello superiore al Napoli (ma il suo problema è che le squadre a cui lui ambisce manco lo terrebbero in panchina).

E cara Befana portami un attaccante che dopo una sostituzione, per un primo tempo indecoroso, non rimanga imbronciato rifiutando il brindisi natalizio con i compagni e il Presidente. Considerando poi anche che nella formazione titolare era stato preferito ad un compagno che nella importante partita precedente era stato uno dei migliori in campo. Uno che sul viale del tramonto non cominci a fare le bizze chiedendo a 34 anni un ulteriore rinnovo plurimilionario. E infine cara Befana portami un team manager, un uomo-bandiera, come Maldini al Milan, Zanetti all’Inter, Nedved alla Juventus. Uno che faccia da collante tra società e squadra e contribuisca con la sua esperienza di vincente a mantenere gli equilibri e a motivare ulteriormente i calciatori nei momenti cruciali (Bruscolotti, Bagni, Giordano?).

Cara Befana per evitare fraintendimenti ti sto chiedendo in regalo di rifondare una nuova squadra.

 

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