Lui è un ex giocatore israeliano del Royal Antwerp. La sua causa in Belgio è finita al Tribunale dell’Unione Europea, la stessa che deve pronunciarsi sulla Superlega
Siamo alla vigilia di una nuova sentenza Bosman? Un giudice belga ha chiesto al tribunale dell’Unione Europea in Lussemburgo – lo stesso che è chiamato ad esprimersi sul contenzioso tra Uefa e Superlega – di esaminare e pronunciarsi sulla regola della Uefa che richiede un numero minimo di giocatori cresciuti nel vivaio in rosa. La regola è contestata dal Belgio che ritiene che non sia conforme alle leggi europee sulla libera circolazione dei lavoratori e sulla concorrenza.
La decisione di rinvio alla corte europea è stata presa venerdì da un giudice del tribunale di primo grado di Bruxelles. Il processo è stato avviato lo scorso anno dal Royal Antwerp e giocatore Lior Refaelov, un nazionale israeliano. La sua causa sfidava la Federcalcio belga sulle quote Primavera, ovvero sui minimi garantiti per legge di giocatori cresciuti in loco tra i convocati in prima squadra. Il limite della per un club belga è di 25 giocatori e deve includere almeno otto giocatori cresciuti nel vivaio. Almeno sei di questi devono essere convocati per ogni partita.