Il presidente dell’Empoli: «In 12 campionati in Serie A questi episodi mi sono sempre successi, molti meno di quanti possano accadere al Napoli ovviamente»
Ieri l’Empoli è stata sconfitta in casa dall’Inter per 2-0, finendo la partita in 10. Oggi il presidente del club toscano, Fabrizio Corsi, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Si gonfia la rete”. In particolare ha parlato degli arbitri in campo.
“Sono ragazzi in gamba, mi spiace che le mie parole possano farli dispiacere. Dopo li ho visti anche dispiaciuti. Logicamente il fallo su Bajrami è un episodio da VAR, l’arbitro può sbagliare. Io ho fatto 11 o 12 campionati in Serie A e questi episodi mi sono sempre successi, molti meno di quanti possano accadere al Napoli ovviamente. Se ci sono 10 radio e 15 televisioni, la stampa, decine di milioni di tifosi napoletani nel mondo e quindi la cosa si amplifica. Dal nostro punto di vista noi dobbiamo essere più comprensivi, l’ho imparato negli ultimi 30 anni”.
Corsi ha continuato:
“Noi non possiamo chiamare i dirigenti arbitrali, anche se presumo che molti lo facciano. L’anno scorso il presidente federale ha indicato una persona che potesse parlare con le società, l’anno scorso era Gianluca Rocchi che però ora è designatore. Ma una figura di questo genere oggi non c’è. L’anno scorso in Serie B non c’era il VAR e giuro che è stato molto peggio. Ora per fortuna c’è il VAR anche in B ma non c’è una figura di riferimento. La loro preparazione tecnica e arbitrale è migliore della mia e a me fa comodo una persona che a volte aiuta. Rocchi l’anno scorso 9 volte su 10 mi ha dato ragione. Il problema è che se lui non la vede come la vedo io. Magari restando un pochino più sereno e fiducioso creo meno problemi e merito più attenzione”.