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Repubblica: Buffon via dalla Juve perché non voleva fare il vice a uno come Szczesny

Voci di spogliatoio raccontano che dopo l’eliminazione con il Porto Pirlo volesse promuovere Gigi, poi non se ne fece niente e Buffon scelse l’addio 

Repubblica: Buffon via dalla Juve perché non voleva fare il vice a uno come Szczesny
Db Milano 17/01/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Wojciech Szczesny

Contro il Malmo, domani in Champions, Allegri darà ancora fiducia a Szczesny nonostante lo svarione di Napoli – che segue altri svarioni in questo avvio di campionato. Su Repubblica, Emanuele Gamba scrive che il motivo per cui Buffon ha deciso di lasciare la Juve è stato proprio il portiere polacco.

Si dice che Buffon abbia voluto andarsene anche per questo, che non se la sentisse di fare il vice a uno dal rendimento inferiore al suo. I sussurri di spogliatoio raccontano che, dopo l’eliminazione con il Porto, Pirlo avesse deciso di scalzare Szczesny promuovendo fisso Gigi, ma poi alla fine non se ne fece più niente, probabilmente per non deprezzare il polacco (se il club fosse riuscito a venderlo, avrebbe assoldato Donnarumma a parametro zero). Fatto sta che poco dopo Buffon maturò il suo sorprendente addio alla Juve. A un certo punto successe anche una cosa strana: dopo quel derby malandato, Pirlo fece giocare a Buffon un delicatissimo Juve-Napoli (in pratica uno spareggio Champions) pur avendo annunciato alla vigilia l’impiego di Szczesny. Fu una gestione molto opaca, e mai del tutto chiarita, dell’alternanza, tanto più che l’impiego di Gigi era stato sempre limitato a partite di scarso rilievo. Per essere chiari: in condizioni normali, il portiere di Juve-Napoli sarebbe stato Szczesny, indiscutibilmente. Il dato di fatto è che Pirlo e Buffon alla Juve non ci sono più mentre Tek (a Roma lo chiamavano Coso per via dell’impronunciabilità del cognome, mentre a Torino ha preso un nomignolo più rispettoso) è rimasto con tutte le sue insicurezze addosso, con gli anni che passano, con l’élite europea del ruolo sempre più lontana”.

 

 

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