Il rigore non c’è e il giallo che ha determinato l’espulsione di Kessie è esagerato. L’arbitro avrebbe dovuto contestualizzare l’episodio
La Moviola di Edmondo Pinna, sul Corriere dello Sport, dà 4,5 in pagella all’arbitro Cakir, responsabile di aver indirizzato il risultato di Milan-Atletico Madrid, in Champions, con le sue decisioni.
“Onestamente sorprendente come un arbitro esperto come Cakir, 53 partite in Champions, una finale e sei semifinali nella massima competizione europea in curriculum, finisca per dirigere come un arbitrucolo medio, facendosi condizionare (lui e il VAR Bitigen) anche in occasione dell’episodio finale”.
Si riferisce al rigore, e, scrive, “quello non è mai rigore”.
Sull’episodio del pallone finito tra Kalulu e Lemar, scrive:
“il VAR impiega oltre due minuti e mezzo a decidere, la colpa di Bitigen è grave e doveva portare il collega in campo al monitor: il braccio sinistro di Lemar tocca volontariamente il pallone prima, lo porta in avanti a sbattere sul braccio di Lemar. Basterebbe questo. Ma poi: distanza? Movimento congruo?”.
Ma il Milan, continua, è stato penalizzato anche dall’espulsione di Kessie per doppio giallo. Kessie
“avrebbe dovuto usare maggiore prudenza su Marcos Llorente. Ma da un arbitro come Cakir, ti aspetti se non proprio la gestione di un episodio del genere, quantomeno la possibilità di contestualizzare l’episodio all’interno della partita. Perché è vero che lo step on foot chiama quasi sempre il giallo, ma nel caso non c’è irruenza, vigoria. Avrebbe potuto affrontare la vicenda con maggiore serenità”.