Il capitano, dopo lo strappo con De Laurentiis e il contratto in scadenza è tornato nel frullatore delle decisioni da prendere, non è più sereno
Sulla Gazzetta dello Sport Luigi Garlando attribuisce il calo dell’Italia di Mancini alla minore spensieratezza di diversi azzurri, che tornati nei rispettivi club hanno dovuto fare i conti con i problemi irrisolti che hanno tolto loro il sorriso.
“E’ mancata la spensieratezza. Come se gli azzurri fossero rientrati dalla leggerezza di una vacanza e avessero ritrovato problemi e responsabilità di ufficio e di famiglia. Molti giocatori hanno uno stato d’animo diverso rispetto a giugno. Ognuno di questi giocatori ha sulla testa una nuvola che, ammassate, velano la spensieratezza di prima”.
E’ il caso di Lorenzo Insigne.
“Ora dopo lo strappo con De Laurentiis, un contratto in scadenza, le ipotesi di viaggio e il popolo che gli strattona l’anima, è tornato nel frullatore delle decisioni da prendere e dei sentimenti che scalpitano. A Basilea non gli è riuscito un tiraggiro più facile di quello al Belgio. Altra magia, altra serenità”.