Giornale: la crisi dell’Inter è specchio del lassismo delle istituzioni italiane
Damascelli scrive: "Dovrebbe far riflettere sul sistema Italia e sul lassismo delle istituzioni, statali e sportive, che consentono gestioni a dir poco bizzarre"

Tony Damascelli sulle pagine de Il Giornale analizza la crisi dell’Inter e scrive
è preoccupante non soltanto per le difficoltà contabili del club ma è un segnale che dovrebbe far riflettere sul sistema Italia e sul lassismo delle istituzioni, statali e sportive, che consentono gestioni a dir poco bizzarre.
La società, in evidente crisi, ha preso decisioni importanti sul futuro di alcuni calciatori, cedendoli per risanare le casse dopo alcuni incauti investimenti, e adesso aspetta ci cedere l’intera proprietà dell’Inter. Ma quello che accade, scrive Damascelli non è una novità, già in passato alcuni flirt cinesi col calcio italiano si erano velocemente chiusi
ciò che sconforta, e non viene affrontato dalla critica, è l’atteggiamento delle istituzioni che ha consentito e consente a investitori, anche italiani, di gestire le società con operazioni spavalde, plusvalenze, prestiti, bilanci opachi e/o devastati, aumenti di capitale post operazioni faraoniche, stipendi non versati, pagamenti dilazionati ma su tempi e termini imprevedibili, un repertorio da codice civile e poi sportivo, con la squalifica o o la penalizzazione in classifica, mentre invece assistiamo all’allegra brigata che ha rinunciato a un miliardo e duecento milioni di euro garantiti dai fondi di private equity (la Liga spagnola ha incassato il doppio), con una scelta ignorante e presuntuosa che, come minimo, dovrebbe comportare le dimissioni dei responsabili