La misura minima era fissata a 2,30 ma i giudici hanno chiuso in anticipo perché in gara c’erano 13 atleti. Domenica la finale
Gianmarco Tamberi vola in finale per il salto in alto, a Tokyo 2020, con un salto di 2,28. La misura minima era stata fissata a 2,30, ma i giudici hanno chiuso in anticipo visto che in gara erano rimasti 13 atleti. Domenica 1 agosto Tamberi proverà a vincere una storica medaglia a cinque anni dall’infortunio che lo ha costretto a saltare i Giochi di Rio.
Decimo a saltare in batteria, Tamberi è apparso nervoso, ma è riuscito comunque nell’obiettivo. Le parole al termine della gara, però, non nascondono il suo rammarico per la prova non eccellente. Alla Gazzetta.it ha dichiarato:
«Che schifo. Dal primo all’ultimo salto della gara non ho fatto quello che volevo. L’obiettivo era andare in finale e ci sono andato, il secondo era trovare un salto giusto, e non è riuscito. Ma l’avvicinamento a queste Olimpiadi è stato terribile per tutta l’estate. Ho fatto schifo. Ho fatto l’opposto di quello che mi aspettavo. Ho saltato 2,20 più volte, non ho saltato bene oggi, non importa. L’importante è saltare bene dopodomani».