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Spinazzola: tornassi indietro riproverei l’allungo. Arrivi in fondo solo se sei disposto a dare l’anima

Su La Stampa una lettera del terzino infortunato, volato a Londra con i compagni. “Sogno che Cristante, il primo a consolarmi, sollevi la coppa” 

Spinazzola: tornassi indietro riproverei l’allungo. Arrivi in fondo solo se sei disposto a dare l’anima

Leonardo Spinazzola affida a La Stampa una lettera in previsione della finale di Euro 2020, stasera, Italia-Inghilterra. Una finale a cui Spinazzola non parteciperà a causa dell’infortunio rimediato contro la Spagna.

Tornassi indietro, riproverei quell’allungo. Lo farei altre cento volte ancora per andare a prendere un metro in più all’avversario e spostare la partita dalla nostra parte. Niente di straordinario, sono le regole degli Azzurri: in fondo a quest’avventura ci arrivi solo se sei disposto a dare l’anima per i tuoi compagni“.

Spinazzola è volato a Londra con la squadra, per stare vicino ai compagni.

“L’infortunio mi ha strappato al campo ma non poteva portarmi via dal gruppo”.

Parla dell’Europeo come di un torneo “che porterò dentro per sempre”.

“Mi piace pensare che stasera ci sarà di nuovo da spingere tutti insieme. Accarezzo un’immagine là in fondo: vorrei che le mani di Bryan Cristante, il primo compagno a consolarmi dopo l’infortunio, stanotte sollevassero qualcosa di più prezioso della mia testa. Ci siamo, Forza Azzurri”.

 

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