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Gosens ha mandato in crisi il progetto del calcio giovanile tedesco

Il Progetto Futuro della federazione prevede lo sviluppo della fantasia, senza pressioni. Ma per gli oppositori resterebbero fuori le mine vaganti, come appunto il laterale dell’Atalanta

Gosens ha mandato in crisi il progetto del calcio giovanile tedesco
Monaco di Baviera (Germania) 19/06/2021 - Euro 2020 / Portogallo-Germania / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Robin Gosens

Mentre il calcio italiano ha deciso che la vittoria agli Europei dell’Italia abbia risolto tutti i problemi, in Germania s’è scatenato un dibattito sulla riforma delle giovanili. Un dibattito non solo filosofico, ma fattuale: c’è in ballo il destino del “Progetto Futuro”, un concept paper di 91 pagine che mira a rivoluzionare tutto. Ne parlammo, a suo, tempo anche qui.

Riassumendo tantissimo: tornare alle origini del gioco, riprodurre il “calciatore da strada”. La Germania ne ha fatto un manifesto di sopravvivenza. L’ha chiamato “Projekt Zukunft”, Progetto Futuro appunto. Come simbolo di quel “genere” di calciatore da riprodurre, lo Spiegel scelse Armin Younes identificato in patria come modello di tecnica, di dribbling al servizio del risultato, di libertà. Una precisa scelta politica – se non alleviamo una nuova generazione di street players falliamo – che però in Germania affronta anche una certa resistenza. Che ha un altro simbolo “italiano”, a sua volta: Gosens.

Ne parla la Sueddeutsche Zeitung.

Dopo l’unica partita convincente del Campionato Europeo tedesco, il 4-2 contro il Portogallo, la nazione era entusiasta di Robin Gosens, il professionista un po’ diverso. Uno che non ha seguito il programma giovanile tedesco, uno a cui, da giovane, piaceva bere una birra prima e dopo le partite, uno le cui parole non provengono dal kit linguistico dell’industria del calcio. Il percorso di Gosens è visto dal pubblico come un utile contromodello alla formazione conformista del Progetto Futuro.

Ed ecco il punto della questione: quanto deve o non deve essere professionale il calcio giovanile? Quanto è permeabile il sistema? Come la mettiamo con carriere che non sono state progettate a tavolino, come quella di Gosens o una volta di Miroslav Klose?

Un gruppo con rappresentanti della Federcalcio tedesca e della German Football League (la DFL) ha passato due anni cercare di capire come il calcio tedesco possa “stabilirsi permanentemente in cima al mondo”. E così Joti Chatzialexiou (direttore sportivo delle squadre nazionali) e Meikel Schönweitz (capo allenatore delle squadre nazionali) hanno sviluppato il Progetto Futuro: si sta trascurando l'”individualità” del talento, dicono. L’intero sistema è guidato dal “successo a breve termine”. E non va bene.

Nel documento sono elencate una serie di misure per l’attuazione specifica del Progetto, tra cui “giri di partite flessibili” a livello giovanile, tornei separati, basta promozioni e retrocessioni. La riforma mira a mettere in primo piano il “carattere formativo”.

Per Chatzialexiou e gli altri promotori del programma, una cosa è certa: gli allenatori, soprattutto quelli a livello giovanile, spesso pensano solo risultato, il che significa che l’incoraggiamento e la creatività individuali a volte vengono messi da parte. O lo fanno, dice Chatzialexiou, per distinguersi e far carriera. Oppure si sentono obbligati a farlo perché la loro squadra sta lottando non retrocedere. Nei centri di formazione giovanile c’è “già abbastanza pressione”, dice il riformatore DFB.

Per gli oppositori significherebbe che le massime divisioni del calcio giovanile tedesco diventerebbero un circolo esclusivo, in cui vince l’élite e basta.

Il presidente dell’Hertha 03, Niroumand, parla di “follia tecnocratica” e “paternalismo autoritario”. Pensa che ciò minerebbe i principi di una società dello spettacolo e l’idea stessa di competizione. Niroumand alza regolarmente la voce sulla stampa locale di Berlino. Poi ad un certo punto ha scritto una lettera aperta al presidente della DFB Fritz Keller, e l’ha piazzata sui social. Un successone. La DFB s’è vista costretta ad organizzare un evento informativo sul “Progetto Futuro”, scoprendo fino ad oggi la maggior parte dei rappresentanti dei club conosceva il progetto solo dai media.

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