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Locatelli: “Ragionevole fare una terza dose di vaccino, magari dopo 10 mesi”

Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità in Senato: “L’Ema sostiene la seconda somministrazione a 42 giorni, così tutti ne avranno una molto prima”

Locatelli: “Ragionevole fare una terza dose di vaccino, magari dopo 10 mesi”

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, ha discusso davanti alla Commissione Igiene e Sanità del Senato.

Terza dose? È assolutamente ragionevole che debba essere fatta, ma non è completamente stimabile quando dovrà essere raccomandata la somministrazione. La spiegazione è che i tempi di osservazione dei soggetti immunizzati sono ancora limitati. È ragionevole pensare che si vada dai 10 mesi in su, cioè per 10 mesi dovrebbe mantenersi la capacità protettiva dei soggetti vaccinati, ma è anche possibile che questo intervallo temporale venga prolungato.

Raccomandare un prolungamento nella somministrazione della seconda dose nella sesta settimana, tra 35 e 42 giorni, per i vaccini a mRna, trova il suo razionale nel fatto che la seconda dose entro 42 giorni è stata riportata nel dossier fornito dalle aziende all’Ema e soprattutto non inficia l’efficacia della risposta immunitaria, inoltre la prima somministrazione conferisce protezione dallo sviluppo della malattia Covid. Terzo pilastro, in uno scenario in cui c’è la necessità del Paese di coprire un elevato numero di soggetti, si configurano le condizioni in cui è prioritaria per la sanità pubblica e di coprire il maggior numero di soggetti possibili.

Il quarto pilastro è il confronto con il generale Figliuolo che aveva stimano che l’allargamento dell’intervallo avrebbe incrementato fino a 3 milioni il numero di soggetti che entro maggio potevano ricevere la prima dose. L’ultimo pilastro è quello che è accaduto in altri Paesi dove gli eventi fatali con l’allungamento sono diminuiti.

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