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Il tennis scopre il silenzio stampa, il Guardian lo chiama “omertà”

La numero 2 del mondo Osaka ha annunciato che non parlerà con la stampa al Roland Garros: “fa male alla salute mentale”

Il tennis scopre il silenzio stampa, il Guardian lo chiama “omertà”

“Scrivo questo messaggio per dire che non farò nessuna conferenza stampa durante il Roland Garros”. E infatti Naomi Osaka ha scelto Twitter per annunciare il suo silenzio stampa, da numero due del tennis femminile. Il motivo della scelta è singolare. La giocatrice dice che rispondere ai giornalisti fa male alla salute mentale.

Se nel calcio il silenzio stampa è una pratica accettata, anche se sempre criticata dagli addetti ai lavori, nel tennis è più o meno una novità. In Inghilterra in particolare questa scelta di Osaka non è andata giù alla stampa. Dal Telegraph in giù hanno tutti un editoriale a commento: è una cosa rilevante. Il Guardian la chiama “omertà”.

“Spesso – ha scritto Osaka – ho avuto la sensazione che le persone non abbiano il minimo riguardo verso la salute mentale degli atleti e questo si palesa quando vedo una conferenza stampa o vi prendo parte. Spesso stiamo lì seduti a ricevere domande che ci sono già state fatte parecchie volte in precedenza o che alimentano dubbi nella nostra mente e io non voglio essere soggetto di interazioni con persone che dubitano di me. Ho visto molti video di atleti che andavano in pezzi in sala stampa dopo una sconfitta e so che anche voi li avete visti. Penso che questa situazione sia come prendere a calci una persona già a terra e francamente non ne capisco il motivo”.

Osaka, per meglio chiarire il concetto ha incluso in un post su Instagram i video di alcune interviste post match, all’ex running back della NFL, Marshawn Lynch, o a Venus Williams.
“Se gli organizzatori pensano di potermi dire fai le conferenze stampa oppure sarai multata e continuano a ignorare la salute mentale degli atleti, vorrà dire che mi farò una bella risata. In ogni caso, mi auguro che l’ingente somma per la quale verrò multata venga devoluta a favore di un’organizzazione benefica che si occupa di salute mentale”.
L’aneddotica delle conferenze stampa del tennis finite male è infinita. In Italia sono famosi i siparietti tra i migliori giocatori del circuito e Ubaldo Scanagatta, direttore di Ubitennis e storico giornalista del settore. Fognini per anni non ha accettato domande da lui.

Le conferenze stampa – scrive il Guardian – spesso non sono piacevoli per gli atleti, e parlare con un giocatore dopo sconfitte e momenti devastanti richiede sensibilità e tatto che a volte mancano. Ma alla fine, i giornalisti che fanno domande su argomenti difficili non stanno cercando di sabotare nessuno”. “Osaka è libera di fare ciò che le piace. Ma è un peccato”.

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