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Hurkacz, l’avversario di Sinner, gioca a tennis a occhi chiusi. Ed è vegetariano

Su L’Equipe. Oggi la finale di Miami. Il polacco chiude gli occhi ogni volta che colpisce. «Shangai è la città dove si mangia meglio nel circuito». I due sono amici

Hurkacz, l’avversario di Sinner, gioca a tennis a occhi chiusi. Ed è vegetariano

Oggi L’Equipe dedica un articolo all’avversario di Sinner oggi nella finale del torneo di Miami, finale che – in caso di vittoria – proietterebbe Sinner al numero 14 della classifica mondiale, oltre che ovviamente al primo grande successo della sua carriera. C’è molta attesa in Italia che dopo quasi cinquant’anni torna a guardare il tennis con speranze egemoniche.

L’avversario è il polacco Hubert Hurkacz, 24 anni, entrerà nei top 20 la settimana prossima. Figlio d’arte, ci racconta L’Equipe. Sua madre è stata numero uno juniores nel tennis polacco, suo nonno è stato giocatore internazionale di pallavolo. Ha cominciato a 5 anni ed è diventato professionista a 18.

Due le sono le caratteristiche che colpiscono di Hurkacz. La prima è che colpisce la pallina chiudendo gli occhi. “Facendo tutto il contrario di quel che ti insegnano in tutte le scuole tennis”, ricorda L’Equipe.

Ho sempre giocato così. So che talvolta aprire gli occhi potrebbe aiutarmi nel momento in cui colpisco. Forse in futuro potrei modificare questo mio atteggiamento.

L’altra è che Hurkacz è vegetariano. Aspetto molo sottovalutato ma che in realtà è tanto diffuso tra gli sportivi. Pensiamo a Lewis Hamilton ma non solo. In Italia se ne parla pochissimo.

Lo sono diventato perché me lo hanno consigliato, non per mio desiderio. Non amavo affatto i legumi quando ero piccolo. Io mi sento molto più energico, quindi continuo. Sono molto goloso, per fortuna ce ne sono anche di vegani.

Apprezza particolarmente il cibo asiatico. «Credo che Shanghai sia la città dove si mangi meglio nel circuito tennistico».

Ha battuto Thiem, Rublev, Tsitsipas, Monfils, Shapovalov, Nishikori, e ha strappato un set a Djokovic a Wimbledon.

Con Sinner sono amici. L’italiano ha detto di lui:

Hubert è probabilmente il miglior amico nel circuito. Ci alleniamo insieme, parliamo nello spogliatoio, abbiamo giocato anche qualche doppio insieme. Ovviamente in finale nessuno penserà all’amicizia.

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