ilNapolista

«Gli effetti collaterali di AstraZeneca sono rarissimi. L’ideale sarebbe escludere le donne under 55»

Genazzani, rappresentante italiano del Comitato per l’approvazione dei farmaci dell’Ema, a La Stampa: «Il rischio però è bassissimo, altrimenti il vaccino non sarebbe stato approvato».

«Gli effetti collaterali di AstraZeneca sono rarissimi. L’ideale sarebbe escludere le donne under 55»

La Stampa intervista Armando Genazzani, professore ordinario di Farmacologia e rappresentante italiano nel Comitato per l’approvazione dei farmaci dell’Ema. Il tema è quello del vaccino AstraZeneca, che agli italiani fa paura, tanto da rifiutare la somministrazione delle dosi.

«Come dimostra l’esperienza inglese AstraZeneca è più efficace del previsto, ma ha un rarissimo effetto collaterale sulle giovani donne».

Entro mercoledì, dice, l’Ema concluderà gli approfondimenti sui rari casi di trombosi cerebrale che hanno colpito soprattutto giovani donne.

«È plausibile che questi eventi abbiano una correlazione con AstraZeneca. Ciò non toglie che il rapporto rischi-benefici resti positivo e che in una situazione di scarsità si possa dare a tutti, anche se l’ideale sarebbe escludere le donne under 55. L’Ema suggerirà di valutare in base alla situazione pandemica nazionale e alla disponibilità di vaccini».

Resta il fatto che il rischio è bassissimo.

«Il rischio però è bassissimo, altrimenti il vaccino non sarebbe stato approvato. Purtroppo solo dopo la vaccinazione di massa si scoprono questi effetti collaterali rarissimi».

Anche Janssen di Johnson&Johnson, del resto, potrebbe avere effetti collaterali, ma lo si saprà solo in seguito.

«Lo scopriremo solo dopo che sarà stato usato su 20 milioni di persone come AstraZeneca. Un farmaco ha sempre benefici, rischi e incertezze. E alcune componenti cambiano strada facendo».

 

ilnapolista © riproduzione riservata