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Rebus Europa League per il Napoli: al San Paolo arriva il Rijeka

Il Napoli in campo nella quarta partita di Europa League 72 ore dopo la disfatta interna con il Milan. Servono tre punti per reagire e per giocarsi le chance qualificazione

Rebus Europa League per il Napoli: al San Paolo arriva il Rijeka

Una belva ferita arriva all’appuntamento, ormai settimanale, dell’Europa League. La stagione sta prendendo una brutta piega fuori dal campo (non può esserci ottimismo per il ricorso relativo a Juve-Napoli) e soprattutto in campo, dove è arrivata la seconda sconfitta interna consecutiva in campionato. I numeri dicono che il Napoli non è stato dominato né dal Sassuolo né dal Milan (le prime due della classifica), ma Rino Gattuso ha lasciato intendere che quel pizzico di superficialità e la mancanza di cattiveria, quest’ultima non una novità, stanno facendo la differenza.

I rossoneri in particolare hanno un totem che si chiama Ibrahimovic, che tutti servono e seguono con rapidità e ferocia, anche perché capace di buttarla dentro sempre. Elementi come Theo Hernandez, Kessié, Bennacer hanno stravinto i confronti con i loro dirimpettai Di Lorenzo, Fabian Ruiz e Bakayoko, per non parlare di Donnarumma. Forse senza le parate del portiere che veste l’altro azzurro, quello della Nazionale, si parlerebbe d’altro, ma il tecnico non vuole scusanti, nemmeno l’assenza di Osimhen, che con la sua profondità e la sua fisicità è forse già l’arma in più dei partenopei.

In realtà di mancanza di cattiveria si era parlato anche all’esordio di Europa League con l’AZ Alkmaar, squadra rimaneggiata e capace di aspettare un Napoli poco fortunato ma inconcludente per poi colpirlo in ripartenza. Tolta la gara obiettivamente difficile di San Sebastián, vinta dagli azzurri per 1-0, anche con il Rijeka in terra di Croazia stride la differenza tra i tiri totali (19) e quelli nello specchio (6). Conoscendo le qualità individuali del Napoli, soprattutto dalla cintola in su, sembra proprio che sia la mancanza di cattiveria, per non dire di applicazione, la chiave di lettura di questo inizio di stagione che, non va dimenticato, vede comunque il Napoli a 6 punti dal Milan, ma con una gara persa a tavolino e un punto di penalizzazione.

Anche in Europa League la partita è tutta aperta. Il Napoli è, secondo i bookmaker, ancora una delle favorite per la vittoria finale e per la prossima sfida Snai banca il successo degli azzurri a 1.12 contro la quota di 16 proposta per la vittoria del Rijeka, un divario che indica chiaramente da che parte pendano gli esperti del settore. Tuttavia, per provare altre giocate su questa e su altre partite di Europa League, l’operatore propone per i nuovi iscritti un bonus di benvenuto, la cui disamina gratuita è disponibile su Wincomparator. Il Gruppo F è thriller puro: Napoli, AZ e Real Sociedad a 6 punti e con la stessa classifica avulsa, avendo ogni squadra battuto una per 1-0 e perso con l’altra con lo stesso punteggio. Al comando, si fa per dire, gli olandesi ma solo per differenza reti.

In ogni caso, meglio non lasciarsi ingannare dall’apparente facilità della partita: il match con il Rijeka a due turni dal termine è una vera e propria buccia di banana, perché AZ e Real Sociedad potrebbero speculare sul risultato del Napoli e giocare d’assalto nelle gare “jolly” in cui affronteranno i croati, proprio per superare le altre sulla differenza reti. Questo però può accadere solo in caso di arrivo a pari punti. Chiaro è che il Napoli deve prima di tutto cercare di vincere con il Rijeka con un risultato largo, per il girone ma anche per la differenza di qualità e fiducia e per ritrovare quel “veleno” che è mancato. Potrebbe anche bastare una vittoria su uno dei due avversari successivi, ma fare calcoli non è da grande squadra. Da grande squadra è giocare le partite e vincerle, soprattutto quando si è più forti.

Certo, una grande mano a Gattuso la darebbe il rientro di Osimhen. Il nigeriano potrebbe farcela a rientrare nei convocati: resta da vedere se dal primo minuto o, più probabilmente, a partita in corso. Senza il colpo del mercato estivo il modulo sarebbe 4-3-3, perché solo Osimhen avrebbe le caratteristiche per giocare vertice di un 4-2-3-1, ma anche perché Insigne è parso molto stanco con il Milan. Politano, Lozano, Petagna e Mertens si contendono le tre maglie in attacco, così come a centrocampo Zielinski, Demme, Lobotka ed Elmas sono in lizza per scendere in campo. Se però davanti la scelta è più per motivi tecnici, sulla mediana Zielinski potrebbe essere risparmiato per il difficile match di campionato con la Roma, in cui Bakayoko sarà squalificato. Se il polacco andrà in panchina assieme a Lozano si ricomporrebbero centrocampo e attacco della gara vinta 2-1 a Rijeka. Del turn-over non prenderanno parte Hysaj e Rahmani, che hanno il Covid, per cui Gattuso potrebbe alternare i due titolari al centro (Manolas o Koulibaly) con Maksimovic e i terzini (Mario Rui o Di Lorenzo) con Malcuit.

Su sponda croata, un rigore di Muric ha permesso al Rijeka di battere la Lokomotiv Zagabria nell’ultima di campionato. I prossimi avversari del Napoli sono al quarto posto in classifica a -4 dal Gorica, ma con una partita in meno e a -11 dalla capolista Dinamo Zagabria, rispetto alla quale hanno giocato addirittura tre gare in meno. La squadra di Rozman è dunque in piena corsa, ma l’elemento di maggior spicco della squadra non recupera dal suo infortunio. Franko Andrijasevic, giocatore in prestito dal Gent e che ha vestito in passato persino la maglia della nazionale croata, è fuori da inizio novembre e dovrebbe non farcela per la gara del San Paolo. Gli altri elementi di valore sono il centrocampista dell’under 21 Lepinjica, l’esterno offensivo Murica e il terzino sinistro Anastasio, cresciuto proprio nel vivaio del Napoli e in prestito dal Monza.

Nella sua città natale nessuno vorrebbe si ponesse questo interrogativo, nonostante l’attaccante partenopeo abbia dichiarato che esulterebbe o piangerebbe se dovesse segnare al Napoli. Gli azzurri hanno bisogno di vincere e convincere, con il coltello tra i denti e con i colpi dei fuoriclasse. La squadra ha l’opportunità di rialzarsi subito dopo il KO con il Milan e farlo segnando tanti gol sarebbe un’iniezione di fiducia e un bene per la classifica del girone.

Nessuno del Napoli pensa che occorrerebbe uscire dall’Europa League per concentrarsi solo sul campionato: questa mentalità non appartiene più a un club che vuole acquisire una mentalità vincente.

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