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Last Banner, Pecoraro ammesso come teste al processo ultrà-Juve

Il Corriere Torino definisce la scelta “per lo meno curiosa” e ricorda che fu proprio l’ex procuratore Figc a commettere una “rumorosa gaffe” su Agnelli e ad augurarsi la vittoria dello scudetto per il Napoli

Last Banner, Pecoraro ammesso come teste al processo ultrà-Juve

Il Corriere Torino scrive che l’ex procuratore Figc Giuseppe Pecoraro è stato ammesso dal tribunale di Torino come teste nel processo contro gli ultrà della Juventus, “Last Banner”. Una scelta che il quotidiano definisce “per lo meno curiosa”, ricordando che Pecoraro fu colui che proprio sul tema del processo commise una “rumorosa gaffe”.

Il quotidiano scrive:

L’ex capo della Procura della Figc, ed ex prefetto, proprio sull’argomento fece infatti una rumorosa gaffe nell’aprile 2017, davanti alla commissione Antimafia. Prima, sostenendo che un’intercettazione avrebbe potuto riguardare, e quindi coinvolgere, il presidente Andrea Agnelli — ipotesi smentita — poi correggendosi in modo anche peggiore: «Dopo una lettura migliore, la frase da cui sembrava ci fosse confidenza fra Agnelli e Dominello (poi condannato per ‘ndrangheta, ndr) la attribuisco al pm». Una frittatona, perché quasi immediatamente l’allora Procuratore di Torino, Armando Spataro, precisò:
«L’Ufficio si è limitato alla trasmissione degli atti richiesti dalla Procura Federale, senza esprimere interpretazioni». Non esattamente politically correct fu poi l’uscita da Gigi Marzullo: «Il Napoli vincerà lo scudetto quest’anno? Noi napoletani ce lo auguriamo»“.

Pecoraro sarà ascoltato con altri sessanta testimoni circa, tra cui Agnelli.

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