ilNapolista

Totti: «Mai chiesto niente alla Roma. Spalletti cercava la provocazione, il pretesto per la rottura»

A Vanity Fair: «Camminerò sempre a testa alta perché mi sono allenato sul campo e non ho mai detto “fai giocare questo o fai giocare quello”. È vero, volevo giocatori forti. Qual è la colpa?».

Totti: «Mai chiesto niente alla Roma. Spalletti cercava la provocazione, il pretesto per la rottura»

A pochi giorni dall’uscita del suo docu-film al cinema, Francesco Totti si racconta a Vanity Fair. Parla di ciò che è importante per lui nella vita e del suo passato alla Roma. In particolare risponde su un punto: è vero che nella Roma era lui a decidere su acquisti, formazioni e allenatori?

«Tutte cazzate. Non c’è un solo compagno o allenatore tra i tantissimi che ho conosciuto che possa dirmi in faccia: “Hai deciso, hai chiesto, hai preteso”. Camminerò sempre a testa alta perché mi sono allenato sul campo e non ho mai detto “fai giocare questo o fai giocare quello”. Non ho mai chiesto niente, a parte di poter vincere. È vero, volevo. Volevo giocatori forti come Buffon, Thuram e Cannavaro perché non avevo nessuna voglia di fare il bamboccio mentre gli altri festeggiavano. Qual è la colpa? Dov’è?».

Sul ritiro:

«Sapevo che prima o poi quel momento sarebbe arrivato, ma ho iniziato a considerare l’ipotesi solo nell’ultimo anno. Nella stagione precedente avevo capito che non avrebbero voluto rinnovarmi il contratto: però, poi, ogni volta che subentravo cambiavo le partite e facevo goal. Dopo quella con il Torino, dove entrando a 4 minuti dalla fine ne feci due, me lo rinnovarono a furor di popolo. Mi sarei dovuto ritirare in quella sera perfetta, dopo l’apoteosi, come mi suggerì Ilary e ci pensai anche. Poi dopo una notte insonne decisi di continuare”.

Su Spalletti:

«Più mi impegnavo, più lui cercava la rottura, la provocazione, il litigio o il pretesto. Capii in fretta che in quelle condizioni proseguire sarebbe stato impossibile. Così, per la prima volta in 25 anni di Roma, tra gennaio e febbraio, mollai».

Gli stringeresti la mano?

«Nel calcio si sbaglia, sbagliamo tutti. Diciamo che dovrei capire in che luna sto quel giorno, come mi sveglio, se sono di buon umore».

ilnapolista © riproduzione riservata