Incurante degli assenti illustri e della sconfitta a tavolino contro la Juve, contro l’Atalanta il Napoli è sembrato “indemoniato”, con 4 gol, 16 conclusioni (9 tra i pali) e dominio ovunque
“Avanti c’è posto: e se improvvisamente un indizio dovesse bastare per farsene una prova, al festival dello scudetto converrà aggiungere un posto in più”.
E’ il commento del Corriere dello Sport alla bellissima vittoria del Napoli sull’Atalanta, ieri al San Paolo.
“E’ una partita che non ha storia, semmai ne preannuncia una insospettabile, che il Napoli domina in larghezza, in ampiezza, in profondità, incurante degli assenti (Elmas, Insigne, Zielinski), della “dolorosa” sconfitta a tavolino con la Juventus (e conseguente penalizzazione): per 45 minuti, quel che è sufficiente per andarsene a far silenziosamente festa, c’è lo sforzo visibile di una squadra indemoniata, ci sono quattro gol, una dozzina (circa) di occasioni e, per chi ama divertirsi con le statistiche, sedici conclusioni (nove tra i pali) e un dominio che è ovunque, persino nelle zone d’ombra di una giornata che per l’Atalanta è chiaramente imperfetta”.
La squadra di Gattuso chiude la partita con un primo tempo stellare, il cui protagonista è Hirving Lozano che, scrive il quotidiano sportivo, cancella con una doppietta un anno di critiche. Poi, qualcosa cambia. Il Napoli
“s’è saziato di sé ed essendo appagato deve semplicemente aspettare – tra una girata di Mertens e una di Lozano che cali il sipario sulla domenica e uno se ne alzi sul campionato. Voi vedere che anche il Napoli è da scudetto?”