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Bocca: il caso Under 21 è responsabilità della Figc, il protocollo italiano è un paradosso

L’editorialista di Repubblica: l’Islanda dimostra che di fronte alle norme sanitarie nazionali e internazionali viene meno, Gravina dovrebbe autoammonirsi

Bocca: il caso Under 21 è responsabilità della Figc, il protocollo italiano è un paradosso

Il focolaio Under 21 confinato in Islanda “è la dimostrazione ufficiale che il famigerato protocollo del calcio, non è una protezione reale ed efficace, ma solo un paravento che crea un’illusione di sicurezza e lava le coscienze di fronte all’imperversare dell’epidemia ad ogni livello, calcio compreso”.

Fabrizio Bocca sottolinea nella sua rubrica su Repubblica.it il distacco dalla realtà del calcio italiano, che finisce poi giustamente sbertucciato appena superati i confini. Le autorità islandesi hanno annullato la partita delle nazionali under 21 e hanno bloccato per ora gli azzurrini perché da positivi non si sale su un aereo e non si parte.

“Il Protocollo, in questo caso, da Paravento passa addirittura alla successiva fase di Paradosso: in Italia dovrebbe consentirti di giocare praticamente sempre e comunque (bastano 13 giocatori disponibili, e per una richiesta di rinvio – una sola in tutto l’anno – servono almeno 10 positivi al Covid), in Islanda no non è possibile. E infatti non si gioca, la partita salta perché è un rischio per tutti”

Ma è lo stesso Bocca che ricorda che la Nazionale Under 21 “è gestione diretta della Federcalcio che di quel Protocollo è ispiratrice, direttrice e pervicacemente conservatrice. Senza contare che essendo Islanda-Italia una partita sotto l’amministrazione dell’ Uefa, è evidente che anche il regolamento Uefa – che avrebbe imposto di giocare comunque – di fronte alle norme sanitarie nazionali e internazionali viene meno”.

Per l’editorialista Gravina – che “è arrivato non solo a difendere quell’insieme instabile e fragile di regolette infrante dai più a proprio piacimento, ma anche a minacciare sanzioni e conseguenze disciplinari” s’è chiuso “anch’esso, ben in ritardo, in una “bolla” già ben sforacchiata prima ancora del suo allestimento”.

Quanto successo alla Under 21 dovrebbe a questo punto costringere il presidente della Federcalcio almeno ad autoammonirsi, visto che le nazionali sono sotto la sua diretta responsabilità”.

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