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L’Everton di Ancelotti e Allan comincia vincendo 1-0 in casa del Tottenham. James è caldo

Funzionano gli acquisti voluti da Carletto che gioca col 4-3-3. Il colombiano (preso a zero dal Real) ha sempre il piede magico. Ottimo il brasiliano. Rete di Calvert-Lewin.

L’Everton di Ancelotti e Allan comincia vincendo 1-0 in casa del Tottenham. James è caldo

Il medico fa così. Osserva il paziente, lo studia e poi decide la terapia. Così si è comportato Carlo Ancelotti con l’Everton. Appena arrivato, a dicembre scorso, lo ha trovato in rianimazione. In poche settimane, ha portato il paziente fuori pericolo, fuori da quella lotta retrocessione che non si sa mai dove ti possa condurre. E poi ha cercato, con un bilancio pesantemente in rosso, di effettuare i ritocchi possibili con poca spesa. Due mastini di centrocampo e un signore dai piedi fatati. Allan e Doucouré per complessivi 43 milioni più bonus e James Rodriguez a zero dal Real Madrid. L’Everton gli paga cinque milioni di ingaggio. E basta.

I risultati si sono immediatamente visti. L’Everton ha cominciato la Premier con una vittoria per 1-0 sul campo del Tottenham di Mourinho. Successo meritato. Ancelotti ha proposto una sorta di 4-3-3 con André Gomes scortato da Allan e Doucoré, e il duo d’attacco Richarlison Calvert Lewin supportato da James schierato a destra. Schema di gioco elastico nel corso della partita, talvolta è parso anche un 4-1-4-1.

Partita tutto sommato quasi sempre in controllo, persino troppo nel primo tempo quando in un passaggio del match i Toffees hanno ecceduto in dialoghi in orizzontale. Lontani dalla verticalità che piace ad Ancelotti. James ha messo in mostra piedi da marziano: controllo di palla disumano, cambi di gioco, si vede che è un calciatore di un’altra categoria. Ha giocato praticamente tutta la partita: 91 minuti.

Il gol decisivo lo ha segnato nella ripresa Calvert-Lewin: punizione di Digne, stacco imperioso del centravanti inglese e pallone all’incrocio dei pali.

Nel primo tempo, trenta minuti in controllo per l’Everton. E un gol clamorosamente fallito da Richarlison oggi in giornata plumbea. Si è avventato come un rapace su un retropassaggio azzardato, ha salta Lloris ma poi incredibilmente, a porta vuota, ha calciato alto a porta vuota e con Calvert-Lewin da solo in area. Dopodiché gli Spurs hanno avuto le loro occasioni, quasi tutte generate da Son. E in due circostanze è stato bravissimo Pickford portiere che aveva deluso la scorsa stagione: una volta è stato bravo a deviare su Dele Alli, la seconda di piede su Doherty. Il paradosso è stato che al termine del primo tempo, gli uomini di Mourinho hanno avuto più occasioni. Nel finale, Pickford si è reso protagonista anche di un paio di pregevoli uscite.

Nel secondo tempo, l’Everton ha ricominciato a giocare, col pieno controllo della partita. Dopo il gol, non ha mai sofferto. Grazie anche al grande lavoro di tamponamento del duo di centrocampo Allan-Doucouré. Il brasiliano ex Napoli ha sbagliato qualche passaggio ma ha tenuto molto bene il campo, è persino cresciuto nel secondo tempo. Avevamo quasi dimenticato la sua capacità di pressare, coprire e qualche volta persino ripartire. Avergli preferito Demme è questione che esula il calcio, bisognerebbe sondare i misteri della psiche umana. I Toffees hanno avuto più possibilità di raddoppiare ma oggi Richarlison – che ha corso tantissimo, una prova di grande generosità la sua – si è incaponito nel tiro a giro sul secondo palo: una dannazione per Ancelotti che ha rivissuto un insolito remake.

Nel finale, brutto fallo su Richarlison del danese Hoejbjerg che in sede di mercato all’Everton ha preferito il Tottenham. Finisce con lo sportivissimo Mourinho che si complimenta con il suo amico Ancelotti.

 

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