Sul Mattino. E’ il risultato dell’analisi effettuata su 4.922 schede di morti positivi. Solo per l’11% dei casi il virus è stato una concausa del decesso. Colpiti soprattutto i pazienti tra i 60 e i 69 anni
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Nazionale di Statistica risolvono definitivamente il dubbio che ha attanagliato gli italiani durante l’epidemia di Covid. Le vittime sono morte di o per Covid? Dall’analisi di 4.942 schede di morte di soggetti positivi al virus emerge che il Covid è stato la causa di morte nell’89% dei casi. Solo per il restante 11% dei pazienti il decesso è dovuto a malattie cardiovascolari (4,6%), nel 2,4% a tumori, nell’1% a malattie del sistema respiratorio. Gli altri a diabete (0,6%), e a demenze e malattie dell’apparato digerente (rispettivamente 0,6% e 0,5%). Ne scrive Il Mattino.
Il rapporto in questione, dal titolo ‘Impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità’, analizza il 15,6% del totale dei decessi avvenuti in Italia fino al 25 maggio. Ne viene fuori anche che il Covid ha colpito per il 92% dei casi persone tra i 60 e i 69 anni e nell’82% chi aveva meno di 50 anni.
Le principali complicanze che hanno portano al decesso sono state soprattutto polmonite (79% dei casi) e insufficienza respiratoria (55%) ma anche lo shock (6%), la sindrome da distress respiratorio acuto
(Ards) ed edema polmonare (6%), le complicanze cardiache (3%), la sepsi e poi le infezioni non specificate (3%).
Nel 28,2% dei decessi, si legge nel rapporto, non c’erano concause di morte. Dunque il virus è da temere anche per i soggetti sani.
Al di sotto dei 49 anni la percentuale di decessi senza concause è più bassa: 18%. Il 71,8% dei decessi di positivi ha invece almeno una concausa: il 31,3% una, il 26,8% due, il 13,7% tre o più.