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Rummenigge: “Il calcio non appartiene ai tifosi, ma a quelli che lo giocano”

L’intervista a France Football. L’a.d. del Bayern contro un’associazione ultras nata in Germania: “Fanno richieste ma non si assumono doveri e responsabilità”

Rummenigge: “Il calcio non appartiene ai tifosi, ma a quelli che lo giocano”

La Germania calcistica sta vivendo un periodo particolare. Gli ultras di diverse squadre si sono riuniti in un unico gruppo, “Our Football”, con cui chiedono riforme a lega e federazione. Karl-Heinz Rummenigge, amministratore delegato del Bayern Monaco, ha mosso diverse critiche in proposito in un’intervista concessa a France Football.

Abbiamo raggiunto un punto in cui si leggono in continuazione richieste degli ultras. Ora hanno voluto dire la loro nel dibattito sulla distribuzione dei fondi dei diritti televisivi, ma se non sono pronti ad assumersi doveri e responsabilità diventa sempre una cosa a senso unico.

Il nome di questo gruppo è un po’ presuntuoso. Chi possiede il calcio? Quelli che lo giocano, molto probabilmente. I tifosi ne fanno parte ma non appartiene a loro.

Ad ogni modo, resta la speranza di poter riaccogliere la gente a riempire le gradinate.

Mi auguro di riavere il pubblico agli stadi per la fine dell’anno. Il 18 settembre è troppo presto.

Rummenigge ha quindi sottolineato l’importanza di aver portato a termine la Bundesliga in Germania, esprimendo dissenso per il modus operandi francese.

Questo permette di eleggere i campioni e i partecipanti alle coppe europee, nonché le retrocessioni. Poi è stato possibile ottenere i soldi dei diritti tv. La Francia, a mio avviso, ha interrotto il campionato prematuramente e ora rischia dal punto di vista legale. Sarebbe potuta essere più paziente prima di prendere la decisione finale.

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