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Silvestri smonta i falsi miti sul coronavirus e mette in discussione anche la chiusura delle scuole

Il Giornale riprende i post Facebook del virologo che conclude dicendo che solo degli «analfabeti della virologia possono tacciare di pseudo-scienza l’ipotesi secondo cui la virulenza del virus si sia attenuata»

Silvestri smonta i falsi miti sul coronavirus e mette in discussione anche la chiusura delle scuole

Anche oggi scende il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per COVID-19 in Italia, che sono ormai al 7.0% del valore di picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.002 a 4.864, quindi di altre 138 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 35.877 a 35.262, quindi di altre 615 unità.

Oggi è il fatidico 8 giugno, quello che se non stavamo attenti avremmo avuto 151.000 malati in terapia intensiva (invece sono 286). E dopo 34 e 20 giorni dalle “aperture” di maggio non c’è alcun segno di quel ritorno della pandemia che certi esperti davano per scontato. Questo ultimo punto è importante e deve essere ricordato con chiarezza.

Infatti, prima del 4/5, questi esperti, basandosi su modelli matematici, hanno detto al Paese: “Sappiate che non appena si riapre i casi sicuramente saliranno – di poco se riapriamo un po’, e tantissimo se riapriamo molto”. In altre parole: ci aspettava un disastro. Mentre altri esperti hanno detto: “Il virus dovrebbe avere andamento stagionale, non c’è motivo di temere una catastrofe estiva”.

Le cose sono andate come sappiamo, e questo mostra come questi modelli siano stati inadeguati a prevedere l’andamento reale dell’epidemia. Senza fare polemiche (perché ognuno fa del suo meglio), credo sia giusto verso i cittadini italiani – che per mesi hanno compiuto sacrifici durissimi – ammettere questo fatto e promettere che tali modelli non saranno più usati per prendere decisioni politiche (ad esempio per le scuole).

Questo il post Facebook del professor Silvestri, virologo tricolore docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, che sconvolge molte delle certezze sul coronavirus. Il Giornale oggi parte proprio da queste parole che sottolineano quanto, dall’inizio dell’emergenza, i pareri di esperti e scienziati siano stati spesso discordanti. C’è perfino il dubbio che alcune misure siano state eccessivamente restrittive, come ad esempio la chiusura delle scuole, come scrive Silvestri.

Per il virologo le scelte sono state troppo condizionate da modelli matematici in base ai quali con la riapertura l’epidemia sarebbe riesplosa. Modelli che si sono dimostrati inadeguati e inesatti e che non dovranno più essere seguiti per rispetto della popolazione.

Sempre riguardo ai numeri e ai modelli matematici Silvestri ha proposto un articolo dell’Istituto di Genetica di University College of London che to arriva a due importanti conclusioni che correggono molte delle affermazioni fino ad ora fatte sul coronavirus.

 

Per cui Silvestri conclude che

solo degli «analfabeti della virologia possono tacciare di pseudo-scienza l’ipotesi secondo cui la virulenza del virus si sia attenuata»

 

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