ilNapolista

La Liga non ha problemi con le tv: pagano, senza discutere

Il delegato della Liga in Italia: “abbiamo assicurato che si gioca e i broadcaster pagano da contratto. Nessun “piano b”, la sospensione del campionato non la consideriamo nemmeno”

Giovedì riparte la Liga. Che non solo ha vissuto tutto il processo di ripartenza senza i tumulti toccati a Serie A e Premier League – grazie alla democrazia dittatoriale di Tebas – ma non ha nemmeno il problema dei diritti tv. Mentre in Italia club ed emittenti sono ai limiti del Tribunale per la sesta rata ancora insoluta, e in Premier i broadcaster chiedono sconti ad ogni riunione, in Spagna pagano e zitti.  Lo spiegato il delegato della Liga in Italia, Juan V. Marin, a Calcio e Finanza.

“I broadcaster sono una parte fondamentale della nostra industria. Da parte nostra il tema dei pagamenti non è mai stato motivo di discussione, come invece è accaduto in Italia sulla sesta rata dei diritti. Abbiamo voluto trasmettere la sicurezza di voler riprendere la competizione, e una volta che la data è diventata ufficiale non c’è stato alcun problema con il pagamento da parte dei broadcaster“.

“Sicuramente anche che i livelli di audience, con la voglia di calcio che c’è e con la gente che non può andare allo stadio, saranno sicuramente molto interessanti. Queste condizioni ci permettono di incassare quanto stabilito con le emittenti, da contratto”.

E in Spagna si sono risparmiati anche l’incredibile dibattito sul “piano b” e l’algoritmo, perché semplicemente la Liga non prevede di chiudere.

“La Liga non prevede soluzioni alternative per la classifica in caso di stop della stagione. Questo perché uno stop definitivo non è stato preso in considerazione. Non vediamo soluzioni differenti se non quella di finire la stagione. Nel caso la decisione spetterebbe a Liga e Federcalcio”

ilnapolista © riproduzione riservata