ilNapolista

Due pagine di intervista a Percassi (neanche una domanda su Gasperini untore confesso)

Al Corriere di Bergamo. Lui comunque dice: «Rientrati da Valencia, ci siamo imposti lo stop per questa tragedia. Tutti si sono comportati bene»

Due pagine di intervista a Percassi (neanche una domanda su Gasperini untore confesso)

Due pagine di intervista al presidente dell’Atalanta Percassi e uno pensa: oh, finalmente, è crollato il muro omertoso sulle dichiarazioni di Gasperini che alla Gazzetta ha detto che a Valencia aveva i sintomi del coronavirus, non avvertiva il gusto, stava malissimo, pensava di morire e infatti i test sierologici gli hanno confermato che sì ha sviluppato gli anticorpi al Covid-19. In Italia una coltre di silenzio ha avvolto la vicenda. E il Corriere di Bergamo ha pensato di rispettare questo stato d’animo. In due pagine non c’è il minimo accenno.

L’occasione è data dal decennale della sua presidenza. Eppure parla dell’emergenza:

Ho ancora nelle orecchie il suono delle ambulanze e l’immagine dei camion dell’Esercito. Scene che hanno colpito il mondo, ma che hanno dato la misura di quello che stava accadendo in un territorio fantastico come il nostro. Devastato sotto ogni punto di vista, ma dove tutti hanno saputo reagire.

Dice che a Bergamo niente sarà come prima. Spera di riavere presto il pubblico allo stadio. E poi la chicca:

«Per la famiglia Atalanta è stato scioccante. Rientrati da Valencia, ci siamo imposti lo stop con una tragedia quotidiana che ci è piombata addosso nel momento più bello. Ma tutti si sono comportati bene».

TUTTI SI SONO COMPORTATI BENE.

Ci fermiamo qui.

ilnapolista © riproduzione riservata