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Corsera: senza pubblico gli arbitri sentiranno di più le critiche provenienti dalle panchine

Secondo l’ex arbitro Casarin l’assenza dei tifosi e dei rumori di fondo allo stadio sarà un problema anche per gli arbitri

Corsera: senza pubblico gli arbitri sentiranno di più le critiche provenienti dalle panchine

Se la ripresa senza pubblico sarà dura per i calciatori, lo sarà anche per gli arbitri secondo il commento di Paolo Casarin sul Corriere della Sera.

L’ex arbitro sottolinea come anche i direttori di gare dovranno trovare un proprio equilibrio nuovo senza il pubblico allo stadio

Agli arbitri mancheranno tanto i tifosi nello stadio che agiscono da stimolo anche quando sono sonoramente contro di loro. Fungono da richiamo alla concentrazione e all’equilibrio, sottraendoli, talvolta, dall’eccesso di sicurezza di cui si avvalgono

Nei giorni scorsi qualche giornale aveva considerato come senza pubblico gli arbitri risultino generalmente più buoni, Casarin oppone invece che con il silenzio dovuto all’assenza di pubblico gli arbitri sentiranno molto di più le critiche provenienti dagli addetti ai lavori, dal campo e a bordo del terreno di gioco.

Nel corridoio, prima di accedere al terreno, si richieda con forza ai due capitani un patto di ulteriore lealtà. È una prova dura per il mondo del calcio: arbitri, calciatori e allenatori la possono vincere se consapevoli delle difficoltà di tutti gli attori sul campo.

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