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Petagna è come il caso di via Duomo 157 bis in Così parlò Bellavista

Questione contratti. Il prof Sica al Mattino: «Un caso paradossale, il Napoli lo pagherebbe per un’altra squadra. Callejon potrebbe rifiutarsi di giocare»

Petagna è come il caso di via Duomo 157 bis in Così parlò Bellavista

Il Mattino intervista Salvatore Sica, docente di diritto dello sport all’Università di Salerno. Parla di uno dei nodi più dibattuti, quello dei contratti. Il caso Petagna è emblematico. Dal 1° luglio, chi pagherà il suo stipendio? Il Napoli o la Spal? È un po’ come il caso di via Duomo 157 bis in Così parlò Bellavista.

«Dal primo di luglio i giocatori sono a disposizione della nuova società, che tuttavia per la deroga federale non può utilizzarli. Aggiungo di più, i giocatori, in assenza di copertura contrattuale per i due mesi ulteriori e anche per non correre rischi di infortuni, potrebbero rifiutarsi di scendere in campo».

Il rischio di un eventuale infortunio di un calciatore, dice, dal primo luglio ricade sulla nuova società.

Sica definisce la situazione di Petagna paradossale.

«È una situazione paradossale: la nuova società per contratto dovrebbe pagare prestazioni di cui però non si può avvalere. Occorre cooperazione reciproca: se la vecchia società, non più titolare del calciatore, intende farlo giocare, non può che caricarsene le retribuzioni, e la nuova va tenuta esente dal rateo stipendiale corrispondente al periodo in cui, benché proprietaria, non può utilizzare il giocatore».

A partire dal primo luglio Callejon potrebbe rifiutarsi di giocare.

«Potrebbe rifiutarsi, non intendendo assumere, ad esempio, il rischio di infortunio, in vista della sua futura carriera, sostenendo che l’impossibilità della prestazione è dovuta ad una causa (la pandemia) a lui non imputabile. Se ne esce soltanto con un “mini accordo” limitato al periodo aggiuntivo».

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