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Mary Pierce: «Ho incontrato Gesù prima di vincere il Roland Garros. Mi ha pacificato, anche con mio padre»

Intervista a L’Equipe per il ventennale della sua vittoria: «Dopo il successo, i fotografi mi hanno seguito; ridevo al pensiero che li stavo portando in chiesa»

Mary Pierce: «Ho incontrato Gesù prima di vincere il Roland Garros. Mi ha pacificato, anche con mio padre»

In un’ampia intervista a L’Equipe, in occasione del ventennale della sua vittoria al Roland Garros nel singolare femminile, la tennista Mary Pierce anche del suo rapporto con la fede e di come la spiritualità l’ha aiutata ad accettare il padre violento e anche a vincere il torneo.  Ha 45 anni, vive in Florida con la madre e la famiglia del fratello coi suoi nipotini. Racconta:

«Tre mesi prima del Roland Garros, nel marzo 2000 a Indian Wells, una tennista americana, Linda Wild, condivise il Vangelo con me. Era un periodo in cui ero alla ricerca di qualcosa in più. Anche se avevo apparentemente tutto nella mia vita, avvertivo un vuoto e non sapevo cosa fosse. Volevo la certezza della vita eterna e sapevo che era Gesù che mancava nella mia vita. Ho donato il mio cuore al Signore e sono rinata. Una pace straordinaria mi ha inondato. Sapevo di essere stato salvata.

Ho subito molte ferite, di non perdono, di odio, di cose contro mio padre legate alla mia gioventù (L’Equipe ricorda che il padre, violento, arrestato, poi morto nel 2017, fu interdetto dagli spalti di Roland-Garros nel 1993 e successivamente bandito dal circuito WTA (quello femminile, ndr). Dopo essersi allontanata da lui, Mary Pierce lo perdonò, prima di essergli vicina nell’ultimo periodo della vita). Ho potuto avere un rapporto diverso con lui. Quando sei guarita dalle tue ferite, sei una persona diversa. Mi sono resa conto che Dio mi aveva dato questo talento per giocare a tennis e volevo farlo al meglio per lui. Tutto questo mi ha tolto ogni pressione sul campo. Potevi finalmente badare solo a due cose: dare il 100% e godermi il piacere di giocare. È quello che facevo ogni giorno.

Che vincessi o perdessi, è stato il periodo migliore per me. Mi sono alleggerita di molto stress e anche delle aspettative che avvertivo su di me quando giocavo il Roland Garros. La fede mi ha immensamente aiutato. Ero molto più in pace. Tornavo al tennis in relax. Pregavo prima delle mie partite. C’era una stanza a disposizione di ogni tennista che giocava su Central, e lì si poteva stare in tranquillità. Era l’ideale per andare a pregare e prepararmi mentalmente. Dopo aver vinto il Roland Garros, molti fotografi hanno cercato di seguirmi, ho pensato che fosse divertente perché pensavo che sarebbero rimasti delusi una volta constatato che la meta era una chiesa (risate, ndr)».

Mary Pierce vinse il Roland Garros battendo nei quarti Monika Seles, in semifinale la sua compagna di doppio (vinsero) Martina Hingis e in finale Conchita Martinez.

Vincere Roland Garros – racconta – è stato il sogno della sua vita.

«Quando ero piccola, guardavo il Roland Garros alla tv con mio padre. E lui mi diceva: “Un giorno giocherai il Roland-Garros. Un giorno vincerai il Roland-Garros”. Era il sogno. Quando ho vinto, ero felice e fiera. Era qualcosa di magico e potente».

 

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