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«Il calcio è bello anche senza tifosi. È battaglia, non evento». Il tweet che ha diviso la Germania

L’ex agente della Drechsler ha monopolizzato il week-end tedesco. Der Spiegel lo ha intervistato: «È egocentrico pensare che si giochi per i tifosi»

«Il calcio è bello anche senza tifosi. È battaglia, non evento». Il tweet che ha diviso la Germania

Jörg Neblung è un professionista decisamente noto in Germania. Volgarmente potremmo definirlo procuratore sportivo. Tra i suoi clienti c’è anche un mostro sacro come Heike Drechsler. Seguì il portiere Enke nel passaggio dal Benfica al Barcellona. Enke è tristemente noto perché nel 2009 decise di farla finita aspettando un treno a un passaggio al livello.

Sabato scorso, Jörg Neblung ha monopolizzato il Twitter tedesco. Stava guardando la Bundesliga in tv ed è rimasto infastidito da uno striscione esposto al Borussia Park di Mönchengladbach: “Il calcio è niente senza tifosi”.

Ha risposto con il seguente tweet:

“Il calcio non è niente senza fan!” Cosa? Scusa, il calcio senza tifosi è “il calcio in forma pura, 11 contro 11”, l’origine del gioco. Battaglia invece di evento. Hai visto #scfsvw (Friburgo-Werder Brema)? È tempo di sapere se stai andando allo stadio per guardare la partita o solo per essere lì”.

Ovviamente gli hanno risposto di tutto. E lo Spiegel lo ha intervistato.

Neblung non si è tirato indietro. Ha detto che

anche prima del coronavirus c’è erano partite incredibilmente noiose, con o senza spettatori.

Ha insistito:

Certo che puoi emozionarti senza pubblico. Posso guardare la partita, il talento, il duello, in quel momento non ho necessariamente bisogno dei fan.

Neblung ovviamente ha detto che il tweet è stato volutamente provocatorio.

L’ispirazione me l’ha fornito quello striscione a Gladbach. Ho guardato tutti gli striscioni dei fan durante il fine settimana, quello striscione era troppo.

Una concessione Neblung l’ha fatta:

Una partita con il pubblico è molto più piacevole, certo, preferisco di gran lunga andare allo stadio piuttosto che guardare la tv.  Dopo questo fine settimana di calcio sul divano davanti alla tv, domenica sera ho avuto la sensazione di non aver fatto nulla. Ma al momento non abbiamo altro modo, non c’è niente di cui discutere.

Eppure oppone che lui si è ugualmente divertito.

«Mi sono piaciute le partite, mi è piaciuto il modo in cui i giocatori di Werder si sono lanciati in avanti perché sapevano che cosa ci fosse in ballo per loro (la salvezza, ndr). Mi è piaciuto anche Colonia contro Dusseldorf. So cosa manca al calcio senza i fan. Posso anche perdermi nei cori di Dortmund o dello Schalke. Ma non posso fingere che il calcio esista solo attraverso i tifosi, penso che sia egocentrico.

Nel tweet ho scritto di evento, non lo intendo in modo negativo. I tifosi che vedono il calcio come una festa, sono altrettanto calorosamente benvenuti e devono consumare molta salsiccia e molta birra per il loro club, non devono solo essere interessati al gioco. Ci sono categorie molto diverse di tifosi, e tutti hanno il diritto di guardare il calcio, allo stadio, davanti alla tv.

 

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