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CorSport: Spadafora vuole diretta gol in chiaro, ma serve l’accordo con Lega e tv

I rapporti tra Serie A e Sky, però, non sono idilliaci, a causa del contenzioso sui diritti tv. E ieri ha preso posizione anche la Rai 

CorSport: Spadafora vuole diretta gol in chiaro, ma serve l’accordo con Lega e tv

Due giorni fa il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, è tornato all’attacco sulla diretta gol in chiaro. Sarebbe un modo per evitare gli assembramenti in pub e bar per vedere le partite, ha spiegato.

Spadafora ha guardato con interesse al modello televisivo tedesco dove i gol sono stati in chiaro solo per le prime due giornate.

Spadafora è pronto a utilizzare un decreto legge per normare la trasmissione in chiaro degli highlights della Serie A, ma non vorrebbe scrivere il testo del provvedimento da solo anche perché altrimenti sarebbe necessario un congruo indennizzo per i broadcast. Si aspetta che la Lega, Sky e Dazn gli facciano un assist ovvero che trovino un’intesa e che gliela comunichino in modo da favorire il suo lavoro. Se questo accordo (o almeno una bozza) finisse sul suo tavolo già tra 48 ore, sarebbe più che soddisfatto. Difficilissimo che accada. Di certo farebbe volentieri a meno di nuove tensioni, stavolta tra la A e le tv, adesso che la ripartenza del pallone è a un passo”.

E’ però complesso mettere d’accordo Lega e tv sul punto, visto che è in ballo il contenzioso sul pagamento dell’ultima rata dei diritti tv. I rapporti non sono esattamente idilliaci. Anzi, tra oggi e domani dovrebbero partire i decreti ingiuntivi contro Sky.

La Lega giudica l’idea complicata. Sky aprirebbe purché si arrivi ad un’intesa complessiva come accaduto in Germania, scrive il quotidiano sportivo.

Ma i proprietari dei club a fare sconti su quanto devono avere, non pensano neppure. Lo scoglio da superare è questo“.

Ieri sera, intanto, è arrivata anche la presa di posizione di Rai Sport. Nella nota emanata si legge:

«Se si deroga alla Legge Melandri “aprendo” i diritti tv criptati e autorizzandone la trasmissione in chiaro, allora bisogna “aprire” anche i diritti tv a tutti gli operatori televisivi. Altrimenti si darebbe un ingiusto vantaggio alle pay tv che si troverebbero ad avere un pubblico potenziale moltiplicato con palese vantaggio dal punto di vista di immagine e di vendita di spazi pubblicitari. Quindi la proposta del Ministro dello Sport Spadafora ha senso solo se redistribuisce i diritti a tutti».

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