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Il virus ferma anche San Gennaro. Per la prima volta Napoli senza la processione

Sul CorMez. Prevista il 2 maggio. Non sarebbe possibile garantire il distanziamento sociale. Nemmeno la guerra o la peste, finora, avevano bloccato le celebrazioni 

Il virus ferma anche San Gennaro. Per la prima volta Napoli senza la processione

Il virus ferma anche San Gennaro. La processione dedicata al santo patrono di Napoli, prevista per il 2 maggio, probabilmente quest’anno, per la prima volta nella storia, non si terrà. La Deputazione che ha in custodia le reliquie del santo e ne promuove il culto ci sta pensando.

Lo spiega, al Corriere del Mezzogiorno, un membro della Deputazione, Riccardo Imperiali di Francavilla.

«Il buonsenso è l’unico punto fermo che in questo momento ci guida. Ritengo che sia opportuno non procedere con la processione e di questo abbiamo parlato in questi giorni con il cardinale Sepe. C’è intesa sulla opportunità, al di là delle restrizioni imposte dal Governo e dalla Regione, di orientarci verso una celebrazione che possa garantire il principio della distanza. E la processione di maggio non può offrire queste garanzie. Né può offrirle una celebrazione in Duomo o a Santa Chiara. Dunque siamo pronti ad a una cerimonia in Cappella che, con l’aiuto dei social e delle nuove tecnologie, possa raggiungere tutti quelli che vogliono partecipare».

L’invocazione al Santo potrebbe avvenire con la Deputazione, il cardinale Crescenzio Sepe, il monsignor Vincenzo De Gregorio (abate della Cappella del Tesoro) e pochissimi altri fedeli, tra i quali, probabilmente, scrive il quotidiano, le «parenti» di San Gennaro. Ma non c’è ancora nulla di certo.

L’annullamento della processione pubblica, tra le strade cittadine, comunque, sarebbe un evento unico. Come spiega il direttore del museo del Tesoro di San Gennaro, Paolo Jorio.

«Anche con la guerra o la peste il Patrono non è mai mancato all’appuntamento con la città» .

 

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