Lo scrive il Fatto: un comma prevede che i manager pagheranno imposte solo sul 30% del proprio stipendio, per 7 anni. Allo Stato costerà 50 milioni
Il Parlamento si appresta a convertire in legge il decreto Olimpico varato a febbraio. Doveva essere una pura formalità organizzativa in vista dei Giochi invernali del 2026. Invece, racconta il Fatto, si trasformerà in un enorme regalo al Comitato organizzatore di Milano-Cortina.
“Niente tasse (o quasi) per i super manager dei Giochi invernali 2026. Milano-Cortina diventerà una specie di “paradiso fiscale” in territorio italiano, dove chi lavorerà per il Comitato organizzatore pagherà imposte solo sul 30% del proprio stipendio per ben 7 anni, il resto sarà tutto guadagno netto. Per loro. Per lo Stato invece è un salasso da 50 milioni di euro”.
Nel testo, infatti, è inserito un comma (il numero 6, dell’articolo 5) che prevede:
“i redditi da lavoro dipendente nonché quelli assimilati derivanti dagli emolumenti corrisposti dal Comitato organizzatore, per il periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2026, concorrono alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 30% del loro ammontare”.
Ovvero, meno tasse per tutti, spiega il quotidiano. Quando il decreto diventerà legge, si capirà chi rientrerà nello sgravio. Il governo, del resto, indica di quanto sarà lo sgravio ma non ne indica il motivo, né a chi si applicherà. E ci sono anche dubbi sulle coperture.
“L’unica certezza è che a Milano contano di assumere tanta gente e di pagarla bene, visto che il provvedimento è parecchio oneroso. Per lo Stato si tratta di mancati introiti che vanno da un minimo di mezzo milione già nel 2020, cioè adesso, quando il Comitato appena costituito non ha ancora fatto praticamente nulla, ad un massimo di 16,5 milioni nel 2025, l’anno di preparazione ai Giochi, il più intenso, anche di spese. Complessivamente, fanno 50 milioni di euro. Spicciolo più, spicciolo meno, è la stessa, identica cifra che il governo è riuscito a stanziare per gli indennizzi a tutti i collaboratori del mondo dello sport. Ma evidentemente non tutti i lavoratori sono uguali. Far parte della squadra di Milano-Cortina sarà davvero un privilegio”.