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Grassani: “il taglio degli stipendi è un tema centrale. Niente cause, arriviamo a soluzioni condivise”

Il legale a Radio Punto Nuovo: “Credo che sarà necessaria una presa di coscienza dei lavoratori sportivi di qualunque livello”

Grassani: “il taglio degli stipendi è un tema centrale. Niente cause, arriviamo a soluzioni condivise”

L’avvocato Grassani, esperto di Giurisprudenza Sportiva e consulente legale del Napoli ha parlato oggi a Radio Punto Nuovo della situazione degli stipendi dei calciatori partendo dalla realtà tedesca dove i calciatori hanno accettato di ridursi gli ingaggi

«È un tema che nelle prossime settimane diventerà centrale. Abbiamo già tantissime società in Serie B e Serie C in grande sofferenza. Sarà un tema cruciale nei prossimi giorni, perché abbiamo già tantissime società in Serie B e Serie C in grande sofferenza che sono prossime al default. Credo che sarà necessaria una presa di coscienza dei lavoratori sportivi di qualunque livello. Dovranno fare fronte comune e mettersi in discussione. Noi tutti non stiamo lavorando e allora se io non lavoro, non vado in tribunale non posso essere pagato e così vale anche per i calciatori»

Una soluzione che varrebbe solo per il periodo di inattività e non se riprendesse il campionato?

«Quando il campionato riprenderà, se sarà ancora nella stagione 2018-19 il contratto che stiamo ipotizzando di congelare riprenderà a pieno e saranno corrisposti gli ingaggi in forma piena. Quello che è in dibattito sono i periodi di totale inattività. In questo momento veniamo già da quasi tre settimane di stop totale e come già successo in tantissime federazione i club se lo vogliono possono intavolare questo tipo di dialogo e arrivare a una soluzione condivisa. Perché pensare che si possa andare ad affrontare una controversia legale in questo momento è una cosa che offende l’intelligenza di tutti noi italiani»

Per quanto riguarda le controversie nate tra i club per la possibilità di riprendere o meno il campionato

«Non voglio credere che un presidente di serie A ricorra a questo tipo di soluzioni per interessi particolari o senza aver fatto tutto il possibile per far ripartire il campionato. Secondo me anche per i presidenti di serie A si stanno scontrando con una realtà che ha aperto l’ipotesi che questo virus non passi così in fretta e una delle ipotesi e quella di fermarci qui, poi quali conseguenze comporti non lo sappiamo ancora»

 

 

 

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