A Wuhan, il primo epicentro della pandemia, le ultime indagini epidemiologiche indicano che molti dei nuovi casi di infezione sono “locali”. E che dopo due mesi di chiusura l’epidemia è ancora “grave”
L’idea della Cina che ha superato la sua fase pandemica che rimbalza in Europa alimentando la speranza della gente non è del tutto veritiera. Le autorità cinesi, scrive la CNN, hanno convocato una conferenza stampa per ribadire che l’emergenza è tutt’altro che finita, che a Wuhan, la città in cui il coronavirus è stato identificato per la prima volta, sta ancora affrontando un’epidemia “grave”.
La commissione sanitaria municipale della città precisa che continuano a esserci casi di trasmissione locale, sebbene i nuovi casi giornalieri restino su cifre molto basse.
Wuhan, che ospita circa 11 milioni di persone, è in lockdown dal 23 gennaio. E le ultime indagini epidemiologiche indicano che molti dei nuovi casi di infezione sono “locali”. Insomma, a quasi due mesi di chiusura le autorità cinesi ricordano che non è il momento di abbassare la guardia, perché al primo segnale di relax tornano ad aumentare i casi di contagio.