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Pezzella, Boga e la rivoluzione in vista: il Napoli vuole giocare d’anticipo

I profili piacciono e sono in linea con l’evoluzione della società che per esigenze di bilancio dovranno cedere prima del 30 giugno

Pezzella, Boga e la rivoluzione in vista: il Napoli vuole giocare d’anticipo

La rivoluzione prosegue, a ritmi serrati. Non si parla più di palazzi e comandanti, stavolta, ma di calciatori. Anche oltre quella che è la naturale scadenza delle sessioni di calciomercato. Una gestione totalmente in controtendenza rispetto alle annate precedenti, dove il Napoli in più occasioni è stato un concreto candidato per lo scudetto. La storia recente del club parla chiaro, a stagione in corso non si è mai voluto incidere in modo significativo, in parte anche per non intaccare gli equilibri delicati di uno spogliatoio che ha fatto della coesione uno dei suoi punti di forza, almeno fino allo scorso novembre.

Andando all’indietro, il mese di gennaio degli ultimi tre anni ha portato in dote calciatori il cui impatto in termini sia qualitativi sia quantitativi sulla rosa è risultato praticamente nullo. Nel 2016, con gli azzurri primi in classifica, arrivarono Grassi e Regini che collezionarono rispettivamente nessuna e una presenza (per un totale di 14 minuti). Il 2017 vide l’arrivo di Pavoletti (10 presenze), Leandrinho e del giovane Zerbin; l’anno successivo fu acquistato lo svincolato Machach e successivamente Milic, quest’ultimo col solo scopo di favorire l’esecuzione degli esercizi in allenamento.

Il 2020 è – e senz’altro continuerà ad essere – l’anno del cambiamento. Con l’avvento di Gennaro Gattuso, la cui permanenza a Napoli è ancora incerta, è stato deciso di rinforzare la rosa attuale e anche quella che comincerà la prossima stagione. Le operazioni concluse si sono divise tra quelle di immediato innesto, come Politano, Demme e Lobotka, e quelle che invece si concretizzeranno soltanto a partire dal mese di giugno, come Rrahmani e Petagna, per un totale di circa 90 milioni di euro. Dunque una strategia diametralmente opposta, dettata dalla necessità di una svolta nell’annata in corso e di anticipare possibili altre concorrenti per calciatori che hanno mercato.

L’importo degli investimenti lasciava supporre che il Napoli avrebbe dedicato i prossimi mesi soltanto alla preparazione di almeno una o due cessioni di livello e alle trattative per i rinnovi. In questo senso, i contratti di Callejon e Mertens scadranno a giugno, quelli di Zielinski e Milik nel 2021. E invece Cristiano Giuntoli sta proseguendo nella ricerca di nuovi elementi da avere già a disposizione a fine anno. Gli ultimi due nomi sono quelli di German Pezzella, che avrebbe già dato la propria disponibilità al trasferimento, e Jérémie Boga, su cui però ci sono diverse pretendenti tra i top club di tutta Europa.

I profili piacciono e sono in linea con l’evoluzione della società, che ha smesso di puntare molto su giovani promettenti per acquistare giocatori con qualche anno di esperienza in più nel nostro campionato. Pezzella, classe 1991, ha disputato due stagioni in Liga col Real Betis ed è da tre anni alla Fiorentina, di cui è anche capitano. Boga invece è più giovane, 23 anni, con solo un anno e mezzo di Serie A, in cui ha comunque impressionato per le sue qualità. Napoli per loro potrebbe rappresentare un passo in avanti, rispetto alle realtà fiorentina ed emiliana, ma comunque intermedio, dal momento che le possibilità economiche della società non sono paragonabili alle grandi del calcio europeo.

Giocare così estremamente d’anticipo sul mercato è una prerogativa tipica del Chelsea dell’ultimo triennio. Dopo la vittoria della Premier League sotto la guida di Antonio Conte, i londinesi hanno scelto sistematicamente di assicurarsi calciatori di primo livello già nei mesi invernali. Emerson, Barkley, Giroud, Pulisic, Higuain e in ultimo Ziyech sono valsi complessivamente circa 170 milioni, anche se come nel caso del Napoli di oggi per diverso tempo non era stata ancora delineata la figura dell’allenatore nel progetto tecnico futuro. La rivoluzione incalza, allora, pronta a mostrare il suo “lato oscuro” a fine stagione, quando gli azzurri per esigenze di bilancio dovranno cedere prima del 30 giugno. Con tutte le incertezze che derivano dall’inserimento di un possibile nuovo allenatore.

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