Il designatore sarebbe troppo impegnato a riscrivere le norme elettorali della sua associazione per garantirsi una nuova eleggibilità
Anche il Messaggero dedica oggi un lungo articolo sulla situazione che sta vivendo il calcio italiano riguardo alla proposta del challenge. Una “svolta decisiva” secondo il quotidiano romano
Verso le società di calcio, che in questa fase della stagione alzano toni e polveroni sulla regolarità del campionato. Puntando il dito, come avviene da sempre d’ altronde, verso la classe arbitrale che, anche in tempo di Var, non viene risparmiata da critiche e attacchi. Da Commisso, fino a D’Aversa domenica scorsa, il livello della polemica nelle ultime settimane ha avuto un’ impennata. Niente di nuovo, per il febbraio del nostro calcio.
Le indicazioni che arrivano dal presidente della Figc Gravina sull’incrementare l’utilizzo dell’On Field Review arriva dopo lunghi colloqui con Rizzoli
Confronto che suona come un avvertimento per il presidente degli arbitri, Marcello Nicchi, che in queste settimane è stato impegnato più a riscrivere le norme elettorali della sua associazione (per garantirsi una eleggibilità che altrimenti è a rischio e che è ora al vaglio della Figc…) che a evitare le polemiche per gli arbitraggi dei suoi direttori di gara.
Un tema interessante al limite tra calcio, business e politica (come spesso accade) che ha interessato anche Dagospia che ha ripreso l’articolo in questione
Gravina è arrivato al punto di annunciare che sarà inoltrata una richiesta ufficiale per sperimentare in Serie A il challenge nel calcio, una possibilità molto remota, ma a cui il presidente è dovuto arrivare
Anche per dare una risposta ai club di serie A, e in particolare a qualche presidente che sui media annuncia confronti avvenuti con i vertici federali prima che questi addirittura avvengano