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Gattuso: «I portieri? Non sono aziendalista. Mi piacerebbe esserlo ma scelgo per il bene del Napoli»

In conferenza: «Pensiamo solo al Brescia, nessuno ha mai parlato del Barcellona. Sento dire che il Barcellona è in difficoltà…» e recita un detto calabrese

Gattuso: «I portieri? Non sono aziendalista. Mi piacerebbe esserlo ma scelgo per il bene del Napoli»

«Portieri? Non vado a simpatia né antipatia. Faccio delle scelte. Potete dirmi che non sono aziendalista. Mi piacerebbe esserlo ma ora devo pensare a fare le scelte migliori per il Napoli, sono scelte che faccio in buona fede. Il bicchiere non è mezzo pieno o mezzo vuoto, io non lo vedo proprio. L’obiettivo è dare continuità, le partite si vincono durante la settimana».

«Allan si è allenato molto bene, non porto rancore. Lozano non sta benissimo anche se è convocato».

«La priorità è il Brescia, scenderà in campo la squadra migliore, contro le cosiddette piccole abbiamo perso 20 punti, non dobbiamo pensare al Barcellona. Troveremo una squadra avvelenata come a Cagliari. Loro subito dopo la Juventus parlavano del Napoli. Troveremo una squadra e un ambiente che vogliono metterci in difficoltà».

«Ghoulam sta lavorando, sta dando continuità al lavoro e spero di vederlo come nelle ultime due settimane. Sta dando grande continuità in allenamento, gli manca qualcosina».

«Con Allan è finita là, pretendo da tutti massimo impegno. Bisogna far parlare il campo, ho visto un grande professionista».

«Non sono condizionato dal Barcellona, penso a domani. Se il Barcellona è in difficoltà, figuriamoci noi (lo dice in calabrese, ndr)».

«Dobbiamo vincere le partite, quel che è successo il 5 novembre è successo il 5 novembre. Ho capito che non si è risolta, dobbiamo guardare al nostro lavoro e poi vediamo quel che succede».

«Da giocatore soffrivo quando la Juventus giocava prima di noi e non riuscivamo a fare gol. Non ho mai pensato alle partite che dovevo giocare tre giorni dopo».

«Europa League o battere il Barcellona e passare il turno? Europa League tutta la vita».

«Preferisco sempre giocare in casa. Per tante partite in casa non abbiamo annusato il pericolo».

«Abbiamo preferito fermare Koulibaly per una decina di giorni, dobbiamo ascoltare le sue sensazioni a livello fisico, è inutile metterlo in campo e poi fermarlo dopo tre giorni».

«A Brescia partita simile a quella di Cagliari. Non so come giocheranno, però è una squadra che lascia 2-3 giocatori sempre in avanti. Non dobbiamo peccare di presunzione. Dobbiamo essere molto bravi a leggere questa partita. Giocano sulle seconde palle, vanno sul fondo, hanno 3-4 giocatori in area».

«Ad oggi non ho sentito nessuno parlare del Barcellona. Abbiamo lavorato solo sul Brescia. Del Barcellona cominceremo a parlare da sabato. Non dobbiamo pensare che dobbiamo giocare tra quattro giorni contro Messi. Secondo me abbiamo preparato molto bene la partita di Brescia».

«Elmas gioca così in Nazionale. Non fa l’attaccante esterno? Quando costruisce, poi viene dentro. Lo fa nel Napoli come nella Nazionale. Non lo invento io attaccante esterno, gli piace più giocare lì che mezz’ala. Poi ha tutto per fare la mezz’ala».

«Politano deve migliorare sul coprire palla, deve dare una mano, deve essere più attento e migliorare non solo nella fase difensiva».

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