Nelle prime sei gare del tecnico la media era inferiore a una rete a match. Ora è migliorata anche la rapidità del palleggio e gli attaccanti tornano a segnare
Sul Corriere del Mezzogiorno l’analisi della media gol del Napoli.
Nelle prime sei partite della stagione, le reti realizzate sono state 16, con una media di 2,6 gol a partita. Poi c’è stato il blocco, aperto dal pareggio a reti inviolate contro il Genk, il 2 ottobre.
Nell’era di Gattuso, nelle prime sei gare, i gol realizzati sono stati solo 5, con una media inferiore a un gol a partita. L’inversione si è avuta con la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter.
“La sconfitta contro il Lecce è l’unico incidente di percorso, gli azzurri hanno vinto cinque delle ultime sei gare realizzando undici reti, viaggiando quindi, con una media di 1,8 gol a partita”.
Il cambiamento è complessivo, commenta il quotidiano.
“Non riguarda solo i miglioramenti nella lucidità sotto porta ma il Napoli ha una manovra più fluida, è cresciuto sotto il profilo dell’identità, nella capacità d’assorbire le idee dell’allenatore”.
L’inserimento di Demme ha dato equilibrio al gioco di Gattuso. Ed è migliorato il palleggio.
“La svolta è nella rapidità di palleggio, gli azzurri nelle ultime sei sfide hanno realizzato più di 17 passaggi al minuto, nei momenti di maggior difficoltà il dato si era abbassato sensibilmente. Nella sconfitta immeritata contro la Lazio all’Olimpico il primo segnale di svolta con 18 passaggi al minuto, nella gara contro la Juventus il numero più alto (18.7). Dalla crescita nel palleggio nasce la svolta che comprende tanti altri aspetti: i miglioramenti nell’occupazione dell’area di rigore anche con gli inserimenti dei centrocampisti, tutti a segno tranne Lobotka”.
Infine, c’è il recupero dei singoli. Callejon è tornato al gol dopo 4 mesi e mezzo, Mertens ha realizzato 2 reti e 2 assist in 293 minuti, Milik ha portato a casa 4 gol.
