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In Campania 164mila depressi gravi. Gli esperti: “Fondamentale la diagnosi precoce”

Il costo di un depresso per il Servizio Sanitario Nazionale è di 5mila euro l’anno. A Napoli incontro di sensibilizzazione organizzato dalla Fondazione Onda

In Campania 164mila depressi gravi. Gli esperti: “Fondamentale la diagnosi precoce”

Sono allarmanti i dati sulla depressione in Italia e in particolare in Campania. Se ne è discusso questa mattina a Napoli, durante un incontro di sensibilizzazione sul tema, «Uscire dall’ombra della depressione». Ad organizzarlo è stata la Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che ha in atto un programma sul tema, partito proprio oggi da Napoli.

164mila depressi gravi in Campania

La depressione riguarda circa 3 milioni di italiani. Un milione di questi soffre di depressione maggiore, ovvero la forma più grave. In Campania, secondo i dati Istat, sono 164mila le persone affette da depressione maggiore.

Sbagliato considerare la depressione un’esperienza universale

Mario Maj, direttore del dipartimento di Psichiatria dell’Università degli Studi della Campania L. Vanvitelli di Napoli ha spiegato che alla depressione va incontro, durante il corso della propria vita, circa il 15% delle persone, con vari livelli di gravità.

“Essa può essere precipitata, non ‘causata’, da un evento sfavorevole, risultando allora sproporzionata a quell’evento per la sua intensità e durata. Oppure insorgere in assenza di un evento scatenante”.

Parlando di depressione come di un’‘esperienza universale’ non si fa che scoraggiare la richiesta di aiuto da parte delle persone veramente depresse.

“In effetti, oltre la metà delle persone che soffrono di depressione non accede alle cure adeguate. Molte persone depresse non sono consapevoli della natura patologica della loro condizione e/o dell’esistenza di cure efficaci, oppure hanno vergogna o paura di chiedere aiuto”.

La depressione si può curare

E’ fondamentale, invece, ha spiegato ancora Maj, che l’intera popolazione sappia che la depressione è una patologia curabile e che i medici siano sensibilizzati sull’argomento, per favorire la diagnosi e l’intervento precoce. Questo anche per un problema di costo della malattia.

Il costo di un depresso grave

Una persona con depressione maggiore costa infatti in media, al Servizio Sanitario Nazionale, circa 5mila euro l’anno tra ricoveri ospedalieri, farmaci antidepressivi e specialistica ambulatoriale.

A questi costi diretti, vanno aggiunti quelli indiretti, sociali e previdenziali, che rappresentano il 70% del totale dei costi della malattia. Ad esempio i costi previdenziali legati al numero di giorni di assenza dal lavoro, che nel caso della depressione maggiore sono tanti, e alla perdita di produttività. O anche il costo legato agli assegni ordinari di invalidità e alle pensioni di inabilità. Una cifra di circa 106 milioni di euro, pari a 9.500 euro annui a beneficiario.

In Campania, secondo un’analisi dell’Economic Evaluation and HTA del CEIS, basata su dati del 2015, queste prestazioni vengono concesse a 1 persona con depressione maggiore ogni 100.000 abitanti. La provincia maggiormente interessata è Avellino (4,4 domande di invalidità previdenziale), a cui seguono  Napoli e Salerno (0,8), Benevento (0,7) e Caserta (con 0,4 domande ogni 100.000 abitanti).

Fondamentale la diagnosi precoce

Tutti dati che mostrano quanto sia invalidante la malattia e come incida in maniera significativa sulla vita dei pazienti e della società. Gestire i depressi nella fase precoce della malattia aiuta a migliorare la qualità della loro vita e a ridurre l’impatto dei costi per il sistema sanitario e sociale.

 

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