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Il Napoli intelligente di Gattuso porta a casa lo scalpo della Juventus

Nella notte del ritorno di Sarri, il Napoli gioca una partita accorta e paziente. Chiude gli spazi e riparte. Insigne raddoppia e procura il primo gol

Il Napoli intelligente di Gattuso porta a casa lo scalpo della Juventus
during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Fc Juventus.

È la notte del Napoli, fai attenzione. Nella notte del ritorno di Sarri al San Paolo (39mila spettatori), accade l’impensabile: il Napoli vince 2-1, in maniera meritatissima, con una partita giudiziosa, accorta ma mai rinunciataria. E al momento opportuno, nel secondo tempo, piazza l’uno-due: Zielinski prima e Insigne poi, con uno splendido destro al volo su cross di Callejon. Anche sul primo gol c’è lo zampino del capitano: da un suo destro nasce la respinta di Szczesny e il tap-in di Zielinski. Al 90esimo l’inutile gol di Ronaldo che nel recupero viene anche ammonito per proteste. Gli azzurri possono anche recriminare per un rigore non concesso sull’1-0 per fallo di mano in area di Cuadrado.

Nelle grandi serate, il Napoli c’è sempre. Sarà anche una nobile decaduta, ma le partite importanti sa ancora fiutarle. E giocarle. Che le avversarie si chiamino Liverpool, Lazio, Juventus, fa poca differenza. E, ricordiamolo, batte la Juventus senza Koulibaly, Maksimovic, Allan, Mertens.

È la vittoria di Gattuso. Che in pochi giorni centra due vittorie che contribuiscono a invertire il senso di una stagione: Lazio e Juventus.

A Gattuso va riconosciuto il grande merito di aver compreso che il calcio presunto spettacolo può attendere. Lo ha fatto capire in Coppa Italia contro la Lazio, lo ha confermato ieri in conferenza stampa e lo ha mostrato questa sera. Come si dice oggi, il Napoli fa densità in mezzo al campo. Talmente tanta densità che non passerebbe uno spillo. Ma non è il classico pullman (anche se non ci sarebbe nulla di male), il Napoli occupa gli spazi, toglie ossigeno al tridente juventino che in oltre un’ora di gioco si vede soltanto due volte. Il Napoli aspetta. E appena può, appena il campo, la Juventus, gli anticipi degli azzurri lo consentono, riparte.

Il Napoli gioca una partita intelligente, consapevole dei propri limiti. Non può certo fronteggiare alla pari contro la Juventus, sarebbe da scriteriati. L’onere di scoprirsi spetta a loro. Prendere gol in contropiede dalla squadra di Sarri – che stasera schiera il tridente – sarebbe il colmo.

Bisogna avere pazienza. E il Napoli ne ha. C’è da dire che nella Juve esce Pjanic per infortunio. Ma il calcio è anche questo. Il minuto chiave è il 63esimo. Ripartenza degli azzurri, dal limite dell’area fino a quella della Juventus, ai venti metri Insigne libera il destro, Szczesny respinge e Zielinski non sbaglia il tap-in.

Fin lì è successo niente o quasi. Il tridente di Sarri non fa mai male, nemmeno un graffietto che sia uno. Dybala tocca pochissimi palloni, arretra cercando di accarezzarlo qualche volta, vaga per il campo. Higuain se la cava con un onesto lavoro da centravanti di manovra, Ronaldo si aggira per il campo con l’aria interrogativa.

Il Napoli ha nella cerniera Manolas-Demme il proprio asse di forza. Il tedesco si conferma un ottimo cagnaccio, decisamente più Thern che Jorginho, il suo è un apporto di grande quantità ma non è uno scarpone. E Gattuso lo toglie quando capisce che potrebbe beccare la seconda ammonizione.

La Juventus vista questa sera non sembra come possa vincere il campionato. È una squadra che non ha risolto i propri equivoci tattici. Col senno di poi, Sarri ha sbagliato a lasciare fuori Ramsey. Il tridente non possono permetterselo. Ma sono problemi loro.

Il Napoli questa sera riparte. La squadra ha giocato da squadra, uno per tutti e tutti per uno. Ordinati, corti, pronti a darsi reciprocamente una mano e senza mai abbandonare l’idea di poter vincere. Gattuso merita i complimenti per il lavoro compiuto. Ora sta alla squadra dimostrare di saper essere viva anche nelle occasioni che non sono di gala. Una menzione speciale va Manolas, ma tanti la meritano. Possiamo dire tutti. E la merita anche Insigne che noi qui abbiamo spesso criticato ma che questa sera ha messo il sigillo su una vittoria che può valere anche una stagione. Non c’è nulla di male a dirlo. Quest’anno il Napoli porta a casa scalpi eccellenti e alle porte c’è il Barcellona. Un pensierino è impossibile non farlo.

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