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Gli ultras del Genoa contro Preziosi: “Venga allo stadio”. Lui risponde: “Solo se non mi offendete”

Sul Secolo la protesta della curva Nord che chiede al patron perché la domenica non occupa più il suo posto in tribuna per ammirare dal vivo il suo “capolavoro” e annuncia battaglia

Gli ultras del Genoa contro Preziosi: “Venga allo stadio”. Lui risponde: “Solo se non mi offendete”

Gli ultras del Genoa di nuovo contro il presidente Preziosi. Sul Secolo XIX il comunicato durissimo della Curva Nord. I tifosi chiedono al patron come mai allo stadio

«non occupa il posto che gli compete e perché non ammira dal vivo il suo “capolavoro”».

Invitano Presiosi a metterci la faccia e a tornare al Ferraris.

«Lo scorso maggio, a conclusione di una stagione oscena e dopo una salvezza presa per i capelli, l’azionista di maggioranza del Genoa tuonava: “Mai più un anno così”. Basterebbe solo questo per catalogare il signor Preziosi».

E si danno appuntamento domani, alle 17, davanti alla Gradinata, per continuare la protesta.

«Con l’orgoglio di un popolo fiero come sempre è stato quello rossoblù, la combatteremo fino al minuto dopo in cui ci avrà liberato di lei… forse in questi anni siamo stati troppo teneri con lei, adesso “inizia” la vera contestazione».

Una contestazione che, spiega il quotidiano, per il momento dovrebbe riguardare solo il presidente e non la squadra, che domenica, contro la Roma, sarà sostenuta regolarmente.

Agli ultras risponde Preziosi:

«La faccia ce l’ho sempre messa. Tornare allo stadio? Non ho problemi, sarei disposto a farlo anche già domenica, ma solo se mi garantiscono che smettono di offendere me e la mia famiglia. Lo sapete, la contestazione per i risultati deludenti la accetto e ci sta, ma gli insulti no. Se facciamo questo patto di non belligeranza, in questo momento delicato, sono pronto a tornare al Ferraris. Ma al primo insulto a me o alla mia famiglia mi alzo e me ne vado. Altrimenti preferisco continuare a stare in silenzio e lavorare. E poi se la mia presenza deve creare tensioni preferisco evitare: vi sembra normale che debba essere scortato dalla Digos?».

Alle accuse sul “capolavoro” creato, e quindi al mercato fatto, il patron ribatte:

«Gli ricordo che la campagna acquisti in estate era stata apprezzata da tutti, dai media agli stessi tifosi. Non avevamo ceduto nessuno e l’inizio di campionato aveva creato entusiasmo e nessuno contestava: dopo 3 partite avevamo 4 punti e con l’Atalanta avevamo perso in pieno recupero. Poi certo, le cose non sono andate come ci si aspettava, la squadra ha deluso e capisco che ci sia amarezza, ma l’impegno c’è stato e continuerà a esserci,siamo ancora in tempo per fare quello che serve per salvarsi e stiamo lavorando per questo».

Ieri, intanto, di Preziosi ha parlato anche Davide Ballardini, a Radio Sportiva:

«A me tornare al Genoa non avrebbe portato nulla di buono e non portava profitto nemmeno il rapporto con il presidente, quindi non era giusto tornare. L’ambiente e la squadra avrebbero risentito della mancanza di feeling e condivisione che c’era con il presidente».

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