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Pedullà: Ronaldo non fa più la differenza, il cerchietto è l’antidoto contro i cattivi pensieri

Sarri ha dichiarato di volerlo gestire come gli altri, ma è possibile? Non si può tenere Dybala fuori dalla Juve. Urge una soluzione

Pedullà: Ronaldo non fa più la differenza, il cerchietto è l’antidoto contro i cattivi pensieri

“Un cerchietto in fronte, per tenere raccolti i capelli, come se fosse l’antidoto contro i cattivi pensieri”.

È così che esordisce Alfredo Pedullà sul Corriere dello Sport in merito al nuovo look con cui si è presentato in campo Cristiano Ronaldo.

Un primo tempo banale e non degno di lui, quello che il fenomeno portoghese ha giocato contro il Sassuolo

“anzi da bentornato tra cristiani qualsiasi. Gli stessi che non fanno la differenza, ma che si limitano a timbrare il cartellino come la mattina alle nove quando entrano in ufficio. Routine, banalissima routine”.

I suoi cattivi pensieri si riducono a uno, quello

“di non essere più capace di fare la differenza, pur sapendo che è un momento così, troppo giù, e che passerà”.

Così, nel primo tempo della partita di ieri, ha collezionato

“passaggi banali, qualcuno semplice sbagliato; sgommate poche, saltare l’uomo una chimera; sfondamenti nessuno, porta lontanissima, al massimo una punizione per esaltare Turati; dialogo con i compagni al minimo”.

E’ sempre nervoso quando non segna, ha detto Sarri alla vigilia, aggiungendo che CR7 sarà gestito come tutti gli altri. Ma è possibile farlo, con Ronaldo?

“Ronaldo si sente indispensabile, lo è quando sta bene; ora ha bisogno di essere incontenibile per almeno settanta minuti su novanta, oggi non lo è. E il nervosismo nasce da mille cose, siamo maligni: mentre lui si sbatte, contro il Milan viene sostituito e la Juve vince con Super Paulo; Messi, il suo nemico per la pelle, si appresta a conquistare il sesto Pallone d’Oro. In un contesto già complicato, non è la notizia che ti risarcisce. Al massimo, ti fa stare peggio, al netto di qualsiasi vietatissima virgoletta sull’argomento”.

Ora, scrive Pedullà, bisogna trovare una soluzione.

“questo Dybala non può restare fuori dalla Juve, per alcun motivo al mondo. Siccome Higuain è il terminale, Sarri lo pretende; siccome non c’è spazio per tre, Sarri lo ha detto in mille lingue, qui urge la la soluzione. Il migliore Ronaldo presto (ieri quaranta per cento, al massimo e forse meno) perché ci sono due autobus che corrono in curva e sul rettilineo. Quello di Conte e quello della Champions”.

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