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A Roma scuole chiuse per maltempo. I presidi: “Solo un po’ di pioggerellina. Grave danno all’immagine”

La Raggi adotta lo stesso provvedimento di de Magistris a Napoli e incappa nelle stesse polemiche. La Codacons: “Amministrazione incapace. Invece di pulire tombini e caditoie chiude gli istituti”

A Roma scuole chiuse per maltempo. I presidi: “Solo un po’ di pioggerellina. Grave danno all’immagine”

Napoli e Roma non sono mai state così vicine. E tutto per la chiusura delle scuole decisa dai rispettivi sindaci. Dopo l’allerta meteo diramata della Protezione Civile.

Ieri, sia de Magistris che la Raggi hanno deciso di sbarrare i cancelli degli istituti cittadini. Oltre a quelli di parchi e cimiteri. Ma stamattina la Capitale – come Napoli, del resto – si è svegliata sotto una leggera pioggerellina che ha fatto gridare allo scandalo i presidi degli istituti cittadini. Anche se, a onor del vero, con il passare delle ore la situazione è peggiorata in entrambe le città.

Il presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, Mario Rusconi, parla a Repubblica di grave danno all’immagine.

“Le scuole di Roma sono state chiuse con un po’ pioggerella. Il danno di immagine alla scuola è altissimo. Al posto di chiudere le scuole dovevano essere mobilitati i municipi con i loro uffici tecnici per verificare lo stato delle scuole a rischio. Nell’ordinanza c’è invece scritto che i presidi devono presidiare gli istituti. Un’espressione vaga e ambigua che non c’è nel contratto di lavoro dei dirigenti scolastici”.

Per la Codacons, il provvedimento della Raggi è “assurdo e ingiustificato” e ha gettato nel caos migliaia di famiglie.

“La fretta con cui è stata assunta la decisione ha creato problemi a migliaia di genitori, costretti a prendere un giorno di ferie per accudire i figli. Rimandare impegni o spendere soldi per baby sitter, non avendo avuto il tempo necessario per organizzarsi”.

Una situazione che, continua l’associazione di consumatori

“dimostra le incapacità dell’amministrazione di fronte al maltempo: anziché pulire tombini e caditoie e raccogliere le foglie da strade e marciapiedi per evitare allagamenti e disagi stradali, il Comune preferisce risolvere il problema alla radice, chiudendo direttamente le scuole”.

E lancia una proposta:

“Tutti i genitori che hanno subito danni a causa di questa ordinanza assurda possono rivolgersi al Codacons per valutare eventuali azioni di rivalsa nei confronti del Comune”.

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