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Sconcerti: senza contratti, calciatori meno disponibili con Ancelotti

Sul CorSera. I giocatori sono diventati aziende, se li tieni in panchina o gli cambi ruolo li danneggi nella valutazione di mercato: non possono chiedere aumenti 

Sconcerti: senza contratti, calciatori meno disponibili con Ancelotti

Senza contratti, calciatori meno disponibili con Ancelotti.

I casi Inter e Napoli sono molto gravi, sia per forma che per sostanza, scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Entrambi sono prosecuzioni del caso Icardi e dimostrano quanto è cambiato lo status di un tesserato nel calcio che conta.

Il calciatore non è più un lavoratore subordinato ma un’azienda, che si attribuisce gli stessi diritti dell’azienda madre.

Forse, scrive, il caso Napoli, con l’aria irrespirabile che si respira, è dovuta proprio ai continui esperimenti di Ancelotti in un momento in cui ci sono almeno sette o otto contratti in scadenza.

“Se non giochi nel tuo ruolo ci sono più possibilità che giochi male. Non si possono chiedere aumenti quando si rende meno. La disponibilità ha un prezzo, perfino mantenersi sani lo ha. Ma se sono disponibile a tutto, mi infortuno più facilmente. E valgo meno”.

 

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