L’idea è di Vincenzo Del Regno, magistrato della Corte dei Conti della Toscana: “È stata lesa l’immagine dei tifosi. Non esiste che i giocatori si sentano intoccabili”. Il ricavato in beneficenza al carcere di Nisida
Un’iniziativa legale contro Callejon, Mertens, Insigne e Allan. Non da parte di De Laurentiis, ma dei tifosi del Napoli. Tifosi illustri, magistrati e medici.
Lo racconta Repubblica Napoli.
L’idea è di Vincenzo Del Regno, magistrato della Corte dei Conti della Toscana. Originario di un paesino del salernitano, ma trapiantato da anni a Siena, starebbe pensando ad un’iniziativa per tutelare i tifosi partenopei dopo l’ammutinamento del 5 novembre scorso.
«È stata lesa l’immagine di noi tifosi. Ci consideriamo vittime della situazione. La diatriba tra i calciatori e la società ci interessa poco. L’episodio è difficile da dimenticare. Ero a L’Avana in occasione di Napoli-Salisburgo e la notizia ha fatto il giro del mondo. Ci hanno preso in giro persino a Cuba. Una cosa del genere non è mai accaduta nel calcio e quindi noi abbiamo deciso di chiedere un’azione risarcitoria».
Sono quattro i calciatori finiti nel mirino: Callejòn, Mertens, Insigne e Allan. Ovvero quelli indicati come i capi rivolta.
«Non esiste che i giocatori si sentano intoccabili e decidano di contestare certe scelte”.
L’idea, spiega Del Regno
«è venuta al mio amico, il professor Sergio Mondillo, direttore della Cardiologia universitaria dell’azienda universitaria di Siena. Abbiamo dato mandato ad un legale, l’avvocato Matteo Buoncristiani, di verificare la possibilità di un risarcimento danni nei confronti di questi quattro giocatori. Sono promotori dell’azione anche l’imprenditore Rodolfo Tulipano e l’architetto Antonio Mauriello, entrambi di Montecorvino Rovella».
Ma tutti i calciatori del Napoli possono aderire, spiega.
«Sosterremo noi le spese del ricorso. Siamo pronti a donare l’eventuale cifra al carcere minorile di Nisida per l’acquisto di attrezzature sportive».
Del Regno dà anche il suo giudizio su Ancelotti e De Laurentiis.
Dice:
«Per me ha la colpa di non essere un vero condottiero. Quanto a De Laurentiis, non condivido la protesta costante nei confronti del nostro presidente. So che è un sentimento diffuso molto a Napoli, ma noi tifosi che abitiamo altrove non la pensiamo così».