Sul Messaggero. Il Primo Municipio presenta un esposto alla Procura e alla Corte dei Conti. Effettuato solo il 4,5% degli interventi necessari eppure c’era un appalto milionario
Gli alberi costituiscono un problema non solo a Napoli, ma anche a Roma. A Napoli impongono al Comune di chiudere le scuole appena il vento è troppo forte, poiché costituiscono un problema di sicurezza.
Oggi scopriamo, dal Messaggero, che gli alberi sono un bel grattacapo anche per l’amministrazione romana. Quelli a rischio caduta, nella Capitale, sarebbero addirittura 8mila.
Il quotidiano – che però è decisamente contrario alla sindaca Raggi di cui più volte ha chiesto le dimissioni – racconta che il I Municipio ha presentato un esposto in Procura. In esso denuncia che, su 8mila segnalazioni, sono stati effettuati solo 157 abbattimenti e 188 potature. Il 4,5% degli interventi, rispetto a quelli che sarebbero stati necessari.
Prima la municipalità ha chiesto spiegazioni al Comune, poi ha presentato l’esposto, che è stato inoltrato anche alla Corte dei Conti.
Il problema non sono solo i pochi interventi ma anche il fatto che siano stati effettuati solo dopo la caduta degli alberi e che non sono stati neanche risolutivi.
Nonostante le potature effettuate, soprattutto nelle strade centrali, dopo pochi mesi gli alberi hanno continuato a cadere.
Nell’esposto vengono elencati dati e incidenti legati agli alberi killer. Sono tantissimi, il Messaggero non li riporta neanche tutti. Interessano tutta la città, dalle zone più centrali a quelle più periferiche. Pini crollati a poca distanza dalle scuole, in giardini pubblici aperti al pubblico, ovunque.
Spetterà adesso agli inquirenti stabilire in cosa sono consistiti gli interventi di “monitoraggio, sorveglianza e custodia” previsti dall’appalto partito nel 2017, del valore di 3,5 milioni di euro.