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La ristrutturazione corre veloce, il Collana riapre per Natale

Entro Natale la riapertura dell’impianto storico del Vomero: pista di atletica e palestre per ginnastica e arti marziali sono pronte. In ritardo la parte in quota Regione

La ristrutturazione corre veloce, il Collana riapre per Natale

A dicembre, dicono. Il Collana riapre prima di Natale. La voce gira attorno ai giardinetti di via Ruoppolo, fa le ripetute nel quadrato pedonale che li cinge. I runner orfani della pista di atletica si sono silenziosamente rifugiati lì, pian piano nel corso degli anni. Il Vomero non offre altro, se non questo veloce circuito senza auto, con un leggero saliscendi, aperto giorno e notte. Molti degli amatori coi capelli bianchi che si allenano a orari improbabili, qui una volta facevano lo stesso giro su un pony a noleggio. Poi arrestarono per spaccio Mario il cocchiere, e finì così un’epoca intera.

Di “dicono” hanno gli zaini pieni, qui. Non aspettano altro che riapra, lo Stadio Collana. E ora che la Giano sta terminando i lavori per davvero, quasi non ci credono. Corrono, scuotono la testa, e sorridono. Perché il Collana rinascerà tra poche settimane. A via Ribera hanno illuminato le immagini dello sport su una facciata appena rinnovata. C’è anche la foto di Fabio Cannavaro che alza la Coppa del Mondo, pure se Cannavaro – come Ciro Ferrara – dopo anni di battaglie burocratiche si è sfilato dall’affare. In ogni caso è il primo segno tangibile di un progetto che negli ultimi mesi è partito per la volata: l’inaugurazione come regalo ai napoletani, da mettere sotto l’albero.

“Il Collana sarà importante – spiega Gennaro Ferrara, ad di Giano, a Repubblica Napoli – non solo per il Vomero. È un segnale per Napoli. C’è la fermata “Quattro Giornate” della metro a due passi, senza dimenticare le funicolari. Volevamo recuperare una struttura in uno stato di degrado totale”.

Ci sarà un’organizzazione diversa, rispetto al passato. Le decine di società che si dividevano la pista erosa dal sole e dagli anni, ora saranno gestite direttamente dalla Giano. Se ne occuperà Maurizio Marino, che qui – dice sempre a Repubblica – ha organizzato l’ultimo meeting di atletica nel 2004, con Mennea testimonial. “Avremo una vera e propria scuola d’atletica. Abbiamo trovato un accordo con la Federazione e i tecnici aiuteranno i ragazzi. Possiamo praticare quasi tutte le discipline. E magari organizzeremo presto anche un evento internazionale”.

All’ingresso ci saranno i tornelli, per evitare l’accesso “gratuito” degli sportivi imbucati. Sono quasi ultimati gli spogliatoi (che per chi frequentava il vecchio Collana erano una chimera). Torneranno presto in funzione anche le palestre delle arti marziali e della ginnastica.  E il nuovo stadio avrà persino un’area hospitality per i genitori in attesa dei figli, col wi-fi per lavorare.

“Questo è solo il primo step della nostra ristrutturazione – dice ancora Ferrara – L’investimento complessivo è di 7 milioni. La seconda fase prevede la ristrutturazione della tribuna da 3.500 posti dal lato Quattro Giornate. Il prato è stato sistemato, assieme alla pista, per le Universiadi”.

La parte in quota Regione, invece, sconterà l’ovvio ritardo dovuto alla gestione pubblica: la piscina di via Rossini, le quattro Torri Faro, gli spalti che fino al 1959 erano la casa dei tifosi del Napoli. E poi ci sarebbe da riportare in vita il vecchio Palazzetto dello Sport, ormai caduto a pezzi, per il basket e pallavolo. Intanto agli sportivi vomeresi basta un verbo declinato al futuro, e non più al condizionale: riaprirà. Anzi è quasi presente: il Collana riapre. Per davvero.

 

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